Mably, Gabriel Bonnot de

Dizionario di Storia (2010)

Mably, Gabriel Bonnot de


Pensatore politico francese (Grenoble 1709-Parigi 1785). Fratello del filosofo Condillac, studiò nel seminario di Saint-Sulpice a Parigi; suddiacono, entrò nella cerchia del cardinale P. de Tencin, segretario di Stato agli Affari esteri, che gli affidò importanti incarichi: negoziò a Parigi un trattato segreto con la Prussia contro l’Austria (1743), a Breda la pace con le potenze coalizzate contro la Francia (1746). Caduto in disgrazia presso il suo protettore, lasciò la diplomazia. Nelle sue opere (Des droits et des devoirs du citoyen, 1758; Entretiens de Phocion sur le rapport de la morale avec la politique, 1763; Doutes sur l’ordre naturel des sociétés politiques, 1768; De la législation ou principes des lois, 1776; De l’étude de l’histoire, 1783 ecc.) espose concetti che a molti parvero anticipatori delle ideologie rivoluzionarie. Ma il suo comunismo è suggerito solo da istanze morali, senza preoccupazioni di ridimensionamento sociale ed economico. Più concreto è invece quando, contro il dispotismo illuminato dei fisiocrati e contro l’idealizzazione di C.-L. Montesquieu della Costituzione inglese, traccia la teoria di una monarchia sorretta da istituzioni parlamentari, analizzando il funzionamento dei regimi rappresentativi, e distinguendo tra cittadini attivi e passivi, come poi fu fatto nella Costituzione del 1791. Sostenne il diritto all’insurrezione contro la tirannide come dovere morale del cittadino. Altre opere: Droit public de l’Europe fondé sur les traités (1748); Du gouvernement de Pologne (1781); Observations sur le gouvernement et les lois des États-Unis d’Amérique (1784).

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