Maki, Fumihiko

Lessico del XXI Secolo (2013)

Maki, Fumihiko


Maki, Fumihiko. – Architetto giapponese (n. Tokyo 1928). Laureato nel 1952 all'università di Tokyo, ha completato la sua formazione negli Stati Uniti dove è rimasto fino al 1965 lavorando negli studi SOM e Sert Jackson & associates; nel 1965 ha aperto a Tokyo lo studio Maki & associates. Affiancatosi al gruppo Metabolism, senza tuttavia condividerne fino in fondo gli aspetti più utopistici, influenzato dalla lezione modernista e dagli insegnamenti statunitensi, sensibile ai rapidi mutamenti socio-culturali del Giappone, la sua è stata una ricerca progettuale in costante equilibrio fra tradizione e progresso nella quale si è servito di materiali e tecnologie moderne e dei principi della prefabbricazione senza mai trascurare le esigenze dei fruitori. Tra i progetti più recenti e significativi si ricordano: in associazione con Jean Nouvel, la progettazione di tre delle cinque torri nella ricostruzione di Ground Zero (2003) e il concorso, in collaborazione con lo studio SOM, per l'ampliamento della sede delle Nazioni Unite, entrambi a New York (2004); il Rolex Toyocho building a Tokyo (2003); il National institute for Japanese language di Tachikawa, Tokyo (2004); la Sam Fox school of design and visual arts, a St. Louis, in Missouri (2006); lo Shimane museum of ancient Izumo, a Izumoshi (2006); il Toyoda memorial hall renovation a Nagoya (2007); il Republic polytechnic a Singapore (2007); il Mihara performing arts center a Hiroshima (2007); la Delegation of the Ismaili Imamat Ottawa, in Canada (2008); l’Annenberg public policy center presso la University of Pennsylvania (2008); il progetto di sviluppo dell’area della stazione centrale di Taipei a Taiwan (2012). Ha ricevuto il Pritzker prize nel 1993.

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