ARMIN, Friedrich Sixt von

Enciclopedia Italiana (1929)

ARMIN, Friedrich Sixt von

Adriano Alberti

Generale tedesco, nato nel 1851 a Wetzlar (Renania). Aspirante ufficiale in un reggimento granatieri della guardia, nel 1870 fu gravemente ferito, sottotenente nel 1871, divenne poi ufficiale di stato maggiore, e nel 1903 raggiunse il grado di maggior generale; nel 1910 fu nominato comandante del IV corpo d'armata, col quale entrò in campagna nel 1914 alla dipendenza della 1a armata, ala marciante della grande conversione attraverso il Belgio e la Francia settentrionale. Nel 1911 era stato promosso generale di fanteria.

Si dimostrò valente condottiero in tutte le battaglie dalla Sambra alla Marna. Nel febbraio del 1917 fu destinato al comando della 4a armata in Fiandra, rimanendovi sino alla fine della guerra. Nel 1917 l'A. resistette ai grandi attacchi inglesi. Nel 1918 ebbe parte importante nell'offensiva di primavera (battaglia di Armentières, 9-18 aprile, durante la quale l'A. assecondò l'azione principale condotta dalla 6a von Quast). L'A. diresse poi l'operazione per la conquista e la successiva difesa del Kemmel (20-29 aprile), nella quale furono impegnate oltre 20 divisioni tedesche. Alla fine di settembre l'A., di fronte all'attacco dei Belgi e degl'Inglesi, dovette, dopo aver combattuto tenacemente, iniziare il ripiegamento; solo il 20 ottobre abbandonò la costa, dopo che le stazioni di sottomarini di Ostenda e Zeebrugge erano state sgombrate. Sostenne un attacco sul Lys (25 ottobre-10 novembre) e combattimenti di retroguardia sulla Schelda (2-4 novembre). La conclusione dell'armistizio lo trovò con la sua armata tra Anversa e la Mosa. L'A. terminava la guerra dove l'aveva cominciata, ma, invece del suo superbo corpo d'armata, riportava ora truppe nelle quali la stanchezza aveva sviluppato i germi dell'indisciplina, così da produrre l'istituzione di consigli di soldati, i quali (come racconta il von Kuhl, capo di Stato maggiore del gruppo d'esercito a cui apparteneva l'A.) misero anche gli alti comandi alla razione alimentare del soldato e sequestrarono perfino gli automezzi dei comandi d'armata e di gruppo d'esercito.

TAG

Stato maggiore

Sottotenente

Zeebrugge

Schelda

Ostenda