ROSEN, Friedrich

Enciclopedia Italiana (1936)

ROSEN, Friedrich

Ambrogio Ballini

Indianista, nato il 2 settembre 1805 a Hannover, morto a Londra il 12 settembre 1837. Scolaro di Fr. Bopp, amico dei maggiori indologi del suo tempo, A.W. v. Schlegel, F. Stenzler, C. Lassen, altamente stimato pur da Eugène Burnouf, a soli 22 anni veniva chiamato alla cattedra di sanscrito nell'università di Londra.

Iniziò la sua operosità (che in parte ebbe per oggetto anche lo studio dell'arabo e del persiano) con pubblicazioni d'indole grammaticale: nel 1826 dava alla luce il primo saggio: Corporis radicum sanscritarum prolusio (Berlino), cui seguiva: Radices sanscritae. Illustratas edidit F. R. (ivi 1827), che F. Rückert giudicò assai favorevolmente e pure N. L. Westergaard, l'indianista danese che pubblicò più tardi una magistrale opera dello stesso genere (Radices linguae sanscritae, Bonn 1841). Il R. si volse poi allo studio del Veda, nel quale, pur con scarsezza di mezzi (usò della grammatica indiana di Pāṇini e del Nirukta di Yāska "etimologia"), diede su esso saggi mirabili, come dimostra la prima edizione su due manoscritti e l'interpretazione latina del primo libro aṣṭaka "sezione", propr. "ottavo" del Rgveda, la quale per la prematura morte di lui apparve postuma nel 1838 (Ṛgvedasanhità, liber primus, Sanskritè et Latinè, Londra). Tale pubblicazione era stata preceduta da un saggio del Ṛgveda stesso (Rig Vedae specimen, ivi 1830). L'opera del R. avrebbe dovuto, secondo le sue intenzioni, comprendere l'intera edizione del testo, la versione e le note e l'Index verborum di esso e notizie sulla vita e costumi degl'Indiani nel tempo vedico. Purtroppo l'illustrazione giunse soltanto sino al verso 6 del 31° inno. Il R. si giovò del commentario di Sāyaṇa e riuscì a dare una versione precisa, fondata sull'interpretazione, ma non sempre accolta ciecamente, del commentatore indiano, del quale egli seppe con grande acutezza far palesi gli errori, qualche volta causati pure da concetti anacronistici.

Bibl.: E. Windisch, Gesch. d. Sanskrit-Philologie u. ind. Alt.-K., in Grundr. d. indo-ar. Philol. u. Alt.-K., I, 1917, p. 93 segg.; L. Renou, Les Maîtres de la Philologie Védique, Parigi 1918, p. 3. - Notizie dell'operosità del R. si trovano pure in lettere di lui scritte al v. Bohlen, e da questo pubblicate nella sua autobiografia e a Fr. Bopp (v. S. Lefmann, Franz Bopp, sein Leben, ecc., Berlino 1891-97).

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