Freetown

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Città  (1.135.949 ab. nel 2017) capitale della Sierra Leone, situata all'estremità della penisola che dà nome allo stato, sull'imboccatura merid. dell'estuario del f. Rokel (o Sierra Leone). Principale nodo delle comunicazioni terrestri del paese (ferrov. per Pendembu, presso il confine con Guinea e Liberia; diramazione per Makeni, nella regione centrale), è servita da due aeroporti (Hastings, 16 km a SE, per i voli interni; Lungi, sulla sponda opposta del fiume, per quelli internazionali). Fra le istituzioni culturali, il Fourah Bay College (1827, il più antico dell'Africa occid.), oggi compreso nell'università (1967). Numerose sono le moschee e le chiese, fra le quali la cattedrale anglicana di S. Giorgio (1852).

Storia

Eccellente approdo naturale, il sito fu conosciuto fin dalle esplorazioni portoghesi del 15° sec. e prescelto, nel 1787, per insediarvi comunità di schiavi liberati, provenienti dalle Americhe, su iniziativa di abolizionisti inglesi. La struttura urbanistica, che conserva ancora in parte l'impronta europea, si articola su un quartiere centrale (Tower Hill), con funzioni amministrative, e su quartieri residenziali africani, progressivamente estesi ad assecondare la forte crescita della popolazione. Quest'ultima ha visto gli immigrati dalle regioni interne (appartenenti in maggioranza ai gruppi mende e temne) prevalere, nel 20° sec. e particolarmente dopo l'indipendenza, sui discendenti degli schiavi rimpatriati (detti creoli).

Economia

Le funzioni economiche sono connesse ai settori informali e in prevalenza interessano il commercio, rivolto non solo ai mercati locali, ma anche all'esportazione di prodotti agricoli (olio di palma, cacao, caffè). Le limitate attività industriali interessano i comparti agroalimentare, tessile e meccanico. L'attività del taglio dei diamanti è stata condizionata dall'andamento bellico (a causa della perdita del controllo sulla regione diamantifera).

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