O'Hara, Frank

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Poeta statunitense (Baltimora 1926 - Fire Island 1966). Si occupò di arte contemporanea per il Museum of modern art di New York e come redattore di Art news, pubblicando anche saggi e monografie (Jackson Pollock, 1959). Legato all'esperienza poetica di W. C. Williams, fu con K. Koch e J. L. Ashbery uno dei maggiori esponenti della cosiddetta New York School; la sua poesia, spesso basata sull'improvvisazione, privilegia una visione tutta individuale, attraversata da sprazzi surreali. Raccolse i suoi versi in A city winter and other poems (1952), Meditations in an emergency (1957), Odes (1960), Lunch poems (1964) e Love poems (tentative title) (1965); postumi comparvero Collected poems (1971), Early poems (1977) e Poems retrieved 1950-1966 (1977), seguiti dalla raccolta di testi teatrali Selected plays (1978) e dal volume di saggi Standing still and walking in New York (1983). Una scelta di suoi versi è stata tradotta in italiano in Poesie (1976).

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