Franco

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Unità monetaria di vari paesi. Il nome è tratto dalla legenda Franc(orum) rex che era impressa su queste monete nel 14° secolo.

In Europa, il f. svizzero è l’unità monetaria della Svizzera e del Liechtenstein, divisa in 100 centimes o Rappen. In Africa, il f. CFA è l’unità monetaria della Communauté Financière Africaine (➔ CFA). Burundi, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Guinea, e Ruanda hanno rispettivamente come unità monetaria il f. del Burundi, il f. delle Comore, il f. congolese, il f. di Gibuti, il f. della Guinea. I Territori francesi d’oltremare di Nuova Caledonia, Polinesia francese e Wallis e Futuna hanno il f. CFP (Cambio Franco Pacifico, creato nel 1945).

Il primo f. d’oro venne coniato in Francia nel 1360 sotto il re Giovanni II di Valois, con bontà di 24 carati e valore di 20 soldi; tale f. portava al dritto l’effigie del re a cavallo e al rovescio la croce gigliata; prese il nome franc à cheval quando, dal successore Carlo V, fu emessa nel 1365 un’altra moneta d’oro, simile per peso, titolo e valore, con al dritto il tipo del re in piedi, che fu detta fiorino al fiordaliso o franc à pied. Dopo Carlo VI non si coniarono altri f. d’oro ma il nome come sinonimo di livre rimase a significare un valore di 20 soldi. Con Enrico III si ebbe nel 1575 il f. d’argento (tipi di busto del sovrano al dritto, e al rovescio la croce gigliata con la lettera H al centro) del valore di 20 soldi con le frazioni del mezzo e del quarto, che continuò a essere emesso sotto i successori e fu sostituito nel 1641 con il luigi d’argento da 60 soldi. Il f. divenne unità monetaria all’epoca della Rivoluzione francese, quando fu adottato il sistema metrico decimale: fu diviso in 10 decimi e il decimo in 10 centesimi; venne emessa la corrispondente moneta d’argento e poi i multipli in oro da 20 a 40 f. (1803), da 100 f. (1852), da 50 f. (1855); in argento da 2 f. (1809), e le frazioni di 0,50 e 0,25 (1809, 1845) e di 0,20 (1848). Nel 1865, costituitasi l’unione monetaria latina, il sistema francese fu seguito da varie nazioni; il titolo delle monete d’argento che era di 900 mg fu abbassato a 835 mg, nel 1866, per le monete da f. 2, 1, 0,50, 0,25. Dal 1879 venne considerato unità monetaria il f. oro (0,3225 di fino), successivamente svalutato in conseguenza delle due guerre mondiali. Il f. francese divenne convertibile nel 1946, a seguito degli accordi di Bretton Woods. Nel 1958 venne sostituito da una nuova unità monetaria, il nuovo f. (NF), che corrispondeva a 100 vecchi franchi. Dal 1° gennaio 1999 la Francia ha ufficialmente adottato l’euro.

Il f. fu adottato come unità monetaria del Belgio nel 1832 da Leopoldo I, che lo pose a base di una circolazione bimetallica. Nel 1946, a seguito degli accordi di Bretton Woods, divenne convertibile. Nel 1839 il f. belga fu adottato dal Lussemburgo, che lo utilizzò come unità monetaria fino al 1842 e ancora dal 1848 (tra il 1842 e il 1848 fu sostituito dal tallero prussiano). Nel 1854 il Lussemburgo iniziò a emettere propri f., di pari valore rispetto al f. belga. Nel 1921 venne stabilita l’unione monetaria di Belgio e Lussemburgo, che condusse all’unione economica del 1932. Dal 1° gennaio 1999 anche Belgio e Lussemburgo, come la Francia, hanno ufficialmente adottato l’euro; le banconote f. della Francia, del Belgio e del Lussemburgo hanno continuato a circolare fino al 1° gennaio 2002, data in cui sono state sostituite dalla moneta unica europea.

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