Bassanini, Franco

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Giurista e uomo politico italiano (n. Milano 1940). Professore ordinario di diritto regionale all'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Tra le sue opere principali: L'ostruzionismo della maggioranza (1967); L'attuazione delle regioni (1970); Problemi di diritto regionale (1970); Le regioni tra Stato e comunità locali (1976); I nuovi poteri delle regioni e degli enti locali (1979, in collab. con A. Barbera). Socialista, nel 1981 uscì dal PSI e fondò la Lega dei socialisti. Dal 1983 al 1991 vicepresidente e poi presidente del gruppo della Sinistra Indipendente, nel 1992 entrò a far parte della segreteria del PDS. Già deputato per il PSI nel 1979, rieletto nelle successive legislature, prima come indipendente per le liste del PCI, poi per il PDS. Senatore dal 1996 e ministro senza portafoglio per la Funzione pubblica e gli Affari regionali dal maggio 1996 all'ottobre 1998 e, nuovamente, dal dicembre 1999 all'aprile 2000. Vicepresidente (2007), quindi presidente (2008-15) della Cassa depositi e prestiti (su designazione degli azionisti privati di minoranza), dal 2007 al 2009 ha fatto parte della direzione nazionale del Partito democratico. Nel 2015 ha avuto l’incarico di "consigliere speciale" del Presidente del Consiglio, M. Renzi, in particolare per la realizzazione del piano per la banda larga. Nello stesso anno è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Sono comun. definiti con il suo nome (leggi Bassanini) i provvedimenti legislativi di riforma della pubblica amministrazione (l. 15 marzo 1997, n. 59; l. 15 maggio 1997, n. 127; l. 16 giugno 1998, n. 191; l. 8 marzo 1999, n. 50).

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