PICABIA, Francis

Enciclopedia del Cinema (2004)

Picabia, Francis

Gianni Rondolino

Pittore, scrittore e scenarista cinematografico francese, nato a Parigi il 22 gennaio 1879 e morto ivi il 30 novembre 1953. Artista multiforme, personalità tra le più significative della prima avanguardia, portò nel cinema la sua ispirazione iconoclasta, in particolare con il film dadaista Entr'acte (1924) diretto da René Clair.

Figlio di un diplomatico cubano e di madre francese, compì i suoi studi all'École des Beaux-Arts e all'École des arts décoratifs di Parigi. In uno dei suoi frequenti viaggi incontrò a New York nel 1915 Alfred Stieglitz e Marcel Duchamp, con cui strinse un'intensa amicizia; nel 1917 a Barcellona fondò la rivista d'avanguardia "391", nel 1918 pubblicò a Losanna alcune raccolte di poesie ed entrò in contatto, a Zurigo, con il gruppo dei dadaisti capeggiato da Tristan Tzara (v. dadaismo). Alla fine del 1919 tornò a Parigi e animò il gruppo dadaista parigino per avvicinarsi poi al movimento surrealista, troncando i rapporti con Tzara. Pur fra alterne esperienze e diverse direzioni di ricerca tuttavia, P. rimase sostanzialmente fedele ai presupposti del movimento dadaista, in cui l'atto gratuito costituiva la base stessa del linguaggio artistico. Le sue opere, il cui valore egli attribuiva essenzialmente al momento della creazione, più che quadri sono 'oggetti' dadaisti, spesso improvvisati, provocatori, difficilmente catalogabili secondo i tradizionali parametri di giudizio estetico.

Al cinema P. si accostò nei primi anni Venti, in un momento di grande fervore dell'avanguardia cinematografica, scrivendo, fra l'altro, lo scenario, che doveva rimanere tale, di La loi d'accomodation chez les borgnes. "Sursum corda" (1928), nella cui prefazione si può leggere: "È una storia criminosa, ma non ci sono delitti, nemmeno delitti di lesa-realtà, ci sono delle piccole convenzioni decisamente assurde che si spostano saltellando su una sola gamba, da sinistra a destra, da destra a sinistra. Vi voglio dunque chiedere di acconsentire, per pochi istanti, a recarvi nel mio cinema: i posti sono tutti buoni, e vi sarà facile ottenere il migliore; potrete installarvi nel vostro letto e godervi la proiezione!…". Ma il suo contributo più valido e interessante per un cinema dadaista fu lo scenario elaborato per il film Entr'acte, diretto da Clair per Relâche, spettacolo concepito da P. come un "balletto istantaneista in due atti e un intermezzo cinematografico", con musica di Erik Satie, messo in scena dalla compagnia dei Ballets Suédois al Théâtre de Champs-Elysées di Parigi. Si tratta di un breve film di ventidue minuti, strutturato a sua volta come una sorta di balletto assurdo di personaggi e situazioni grottesche, in cui immagini e montaggio dovrebbero avere la funzione di stimoli per la libera associazione di idee e sensazioni estetiche, secondo i precetti dadaisti. Un contributo al cinema d'avanguardia che rimase unico nella molteplice attività creatrice di Picabia.

Bibliografia

R. Clair, Entr'acte, a cura di G. Viazzi, Milano 1945.

Entr'acte, in "L'avant-scène cinéma", 1968, 86, pp. 2-18.

Francis Picabia, ed. W.A. Camfield, New York 1970.

L'occhio tagliato. Documenti del cinema dadaista e surrealista, a cura di G. Rondolino, Torino 1972.

Francis Picabia, a cura di E. Grazioli, Milano 2003.

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