Lomònaco, Francesco

Enciclopedia on line

Patriota (Montalbano Ionico 1772 - Pavia 1810); a Napoli si accostò al gruppo dei giacobini e alle idee filosofiche del Condillac (che ispirarono più tardi il suo saggio L'analisi della sensibilità, 1801), e (1799) aderì alla repubblica, sostenendola con una pubblicistica vivacemente democratica. Esule in Francia con la restaurazione borbonica, presentò a L.-N. Carnot il suo Rapporto sulle segrete cagioni e su' principali avvenimenti della catastrofe napoletana (pubblicato più tardi), assai polemico contro i Borboni, nel quale era affrontato complessivamente il problema della libertà italiana, che soltanto l'unità e l'indipendenza nazionale avrebbe potuto procurare. Trasferitosi a Milano, la fama del Rapporto e delle Vite degli eccellenti italiani (1802) gli fece avere dal governo l'incarico di scrivere le Vite dei famosi capitani d'Italia (1804-05) e una cattedra nella Scuola militare di Pavia. Le sue idee democratiche, ribadite nei Discorsi letterari e filosofici (1809), finirono per alienargli le simpatie del governo. Morì suicida.

CATEGORIE
TAG

Condillac

Giacobini

Francia

Borboni

Italia