CARLINI, Francesco

Enciclopedia Italiana (1931)

CARLINI, Francesco

Emilio Bianchi

Astronomo, nato a Milano il 7 gennaio 1783, morto a Crodo (Ossola) il 29 agosto 1862. Allievo della Specola di Brera fin dal 1799, si laureò in matematica a Pavia nel 1803; e nel 1832, alla morte del de Cesaris, ebbe la direzione dell'Osservatorio.

Buon analista, l'attitudine del Carlini a trattare questioni diverse relative alle tavole astronomiche è documentata dalle sue Tavole del Sole che ebbero fama larghissima nel mondo astronomico, ma, più ancora dalla elaborazione che egli fece, assieme col Plana, d'una completa teoria della Luna; lavoro quest'ultimo al quale venne assegnato nel 1820 il premio dell'Accademia delle scienze di Parigi, e che il Plana poi maggiormente sviluppò e diede alle stampe nel 1832 sotto il titolo di Théorie du mouvement de la Lune. Celebri sono le tavole della rifrazione astronomica pubblicate dal Carlini nel 1807.

Osservatore abilissimo e profondo conoscitore degli strumenti e degli accessorî strumentali, lasciò opera di singolare importanza anche nel campo geodetico, dando collaborazione al Plana nelle operazioni astronomiche dirette alla misura di quel tratto del parallelo dall'Atlantico all'Adriatico, che è compreso fra Torino e le frontiere francesi, provvedendo alla verifica del "grado torinese" fra Mondovi e Andrate, nella quale fu data piena conferma delle celebri anomalie locali precisate dal Beccaria, ed eseguendo numerose altre determinazioni astronomico-geodetiche in località diverse dell'Alta Italia.

Meteorologo apprezzatissimo, nessun fenomeno dell'atmosfera sfuggì alla sua indagine, e tale tendenza alla ricerca naturalistica non gl'impedì d'applicarsi con successo anche a studî letterarî e filologici.

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