Polènta, Francesca da. - Figlia (m. tra il 1283 e il 1286) di Guido Minore, sposò Giovanni Malatesta detto Gianciotto (1275) che la uccise assieme al suo amante e cognato Paolo. Dante (Inf. V) ha reso celebre F. facendone il simbolo poetico della passione amorosa e riguardando con umana pietà, anche se con teologica severità, la vicenda dei due cognati. Col Romanticismo, e in genere con l'età moderna, la figura di F. diventò l'emblema della libertà dell'amore e insieme dell'infelicità degli amanti, ispirando numerose opere d'arte. In ambito letterario, si ricordano le tragedie di S. Pellico (1815), degli statunitensi G. H. Boker (1855) e F. M. Crawford (1902, con musiche di G. Pierné), di G. D'Annunzio (1902), di S. Phillips (1900). In campo musicale, notevoli le opere Francesca da Rimini di S. Mercadante (1828), H. Götz, terminata da J. Brahms ed E. Frank (1877), S. V. Rachmaninov (1906), R. Zandonai (1914, su libretto tratto dalla tragedia dannunziana) e di L. Mancinelli (1907). Nelle arti figurative il tema è stato ripreso da varî pittori e illustratori: D. G. Rossetti, J.-A.-D. Ingres, A. Cabanel, A. Böcklin, S. Dalì, R. Guttuso, G. Stradone.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 84 (2015)
Nacque verso il 1259-60 a Ravenna, figlia di Guido Minore da Polenta (morto nel 1310) e di una donna appartenente alla famiglia Fontana.
Andò sposa, probabilmente nel 1275, a Gianciotto (Giovanni o Gianni detto «il Ciotto», cioè ‘lo Zoppo’) Malatesti (morto nel 1304), figlio di Malatesta da Verucchio, ...
polènta (tosc. pop. pulènda e ant. polènda) s. f. [lat. polĕnta «farina d’orzo, polenta», affine a pollen -lĭnis «fior di farina» e a puls pultis «pappa»]. – 1. a. Vivanda di origine rustica che si prepara con farina di granoturco (detta perciò anche...
giallo polenta loc. s.le m. e agg.le inv. Tonalità calda del colore giallo simile a quello della polenta; di questa tonalità. ◆ «Dopo il Tour, dove spero di stabilire quali sono i miei limiti sulle grandi salite – ha detto «Vdb» [Frank Vandenbroucke],...