Fragilità

Enciclopedia on line

Medicina

F. vasale Abnorme tendenza dei capillari e delle piccole vene a rompersi sotto l’azione di piccoli traumi o dell’aumento della pressione interna. Si ha f. vasale nel morbo di Werlhof, nella peliosi reumatica ecc.

F. ossea costituzionale (o congenita) Osteosi rarefacente, detta anche morbo di J. Lobstein, osteopsatirosi, osteogenesi imperfetta. tecnica

Con riferimento alle prove meccaniche statiche, proprietà caratteristica di quei materiali che nella prova di trazione presentano un carico al limite di elasticità molto prossimo al carico di rottura, con allungamento percentuale alla rottura molto modesto. Con riferimento alle prove dinamiche, la f. sta a significare bassa resilienza, cioè scarsa resistenza all’urto; in genere i materiali con modesto allungamento percentuale alla rottura sono fragili anche se sono sottoposti ad azioni d’urto.

Nella tecnologia meccanica, f. da idrogeno, il complesso dei fenomeni di infragilimento che possono verificarsi, specie su acciai temprati o con forti tensioni interne, quando una superficie metallica si trovi in presenza di idrogeno gassoso.

Nella tecnologia delle acque industriali, f. caustica, il fenomeno conseguente all’uso del metodo alla calce-soda (e analoghi) per la depurazione di acque da utilizzare in caldaie, specie del tipo ad alta pressione; l’alcalinità residua dell’acqua trattata provoca un fenomeno di corrosione delle lamiere, che può risultare attivato dalla presenza di deformazioni meccaniche localizzate nelle lamiere medesime alle quali si accompagna il formarsi di coppie voltaiche, per cui l’acciaio è corroso e decarburato con peggioramento delle caratteristiche meccaniche e aumento notevole della fragilità. In metallurgia, si chiama f. al bianco la f., associata a una forte riduzione della fucinabilità, che alcuni acciai contenenti zolfo acquisiscono a temperatura superiore a 1200 °C e che può causare rottura dei pezzi durante la lavorazione plastica. Analogamente, f. al rosso, la f. con diminuzione della fucinabilità che alcuni acciai presentano a temperature attorno a 1000 °C; essa sembra dovuta alla presenza di ossidi e solfuri che abbassano la tenacità; se la f. al rosso si sovrappone alla f. al bianco, l’acciaio non è adatto per la lavorazione plastica a caldo. Sempre nel caso degli acciai, si parla di f. al rinvenimento in relazione alla velocità di raffreddamento di un acciaio che, dopo la tempra, venga sottoposto al rinvenimento: quanto più bassa è la velocità suddetta, tanto minore risulta la resilienza dell’acciaio, e quindi tanto maggiore la sua f.; f. per invecchiamento, o al blu, di un acciaio è la diminuzione di resilienza, che si ha nel tempo, nel caso in cui l’acciaio abbia subito deformazioni permanenti a freddo (per es., nella laminazione a freddo).

CATEGORIE
TAG

Metallurgia

Corrosione

Idrogeno

Acciaio

Solfuri