Fosgene

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Composto chimico, COCl2 (cloruro di carbonile), il cui nome è derivato dal fr. phosgène «generato dalla luce». È stato preparato per la prima volta da H. Davy nel 1812, per reazione diretta (alla luce, donde il nome) del cloro sull’ossido di carbonio: CO+Cl2⇄COCl2. Industrialmente la reazione è catalizzata dalla presenza di carbone di legna o d’ossa e si effettua a circa 200 °C. Si presenta come un liquido incolore volatile che bolle a 8 °C, di odore caratteristico, estremamente tossico, solubile in acqua dove si idrolizza lentamente. Il f., impiegato in guerra come gas asfissiante, ha importanza in numerose sintesi chimiche, in particolare per l’industria dei coloranti del trifenilmetano, di molti prodotti farmaceutici (per es., barbiturici), di materie plastiche, di insetticidi ecc.; si forma altresì f. per decomposizione ossidativa del cloroformio. Si mette in commercio in bombole d’acciaio o in soluzione in toluene.

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