fortificazione Opera o insieme di opere che mirano a diminuire l’efficacia offensiva degli avversari, servendosi delle caratteristiche naturali del terreno e modificandole opportunamente con apprestamenti tecnici.
Con il fissarsi degli abitati sorsero anche le prime cinte murarie di rozze pietre a secco, che si perfezionarono a mano a mano nella tecnica e nell’impianto con contrafforti, torri, fossati, avancorpi. Nell’età preistorica e del Ferro, cinte fortificate si riscontrano presso tutte le popolazioni mediterranee, dalle citanias del Portogallo ai castros della Spagna, ai castelars di pietre a secco della
In età storica le città della
Anche durante le invasioni barbariche e nel Medioevo la f. permanente ebbe gli stessi elementi (in forme diverse: castelli, rocche, torri). Sorsero importanti cinte di mura a Roma, ad
Contrariamente all’uso bizantino, i popoli germanici elaborarono un tipo di f. a blocco, una grande torre dalle muraglie spessissime e con poche e strette aperture (come la Torre di
L’impiego di mortai e obici a canna rigata, il progresso degli esplosivi, avvenuto nella seconda metà del 19° sec., richiesero il rafforzamento delle opere di difesa (costruzioni di calcestruzzo e ferro) e si ebbero casematte corazzate, torri girevoli, torrette mobili, affusti corazzati per artiglierie mobili, mentre si modificarono i profili delle opere di difesa.
La f. all’inizio della