Fondamentalismo

Dizionario di Storia (2010)

fondamentalismo


Caratteristica dei movimenti religiosi, ma anche ideologici e politici, che propugnano un ritorno radicale ai «fondamenti» di una dottrina, identificati come autentici e infallibili. Adoperato per la prima volta in ambito cristiano negli Stati Uniti alla fine del 19° sec., per indicare le correnti protestanti dichiaratamente ostili al mondo moderno in nome dei cosiddetti fondamenti della fede minacciati dalla secolarizzazione, il termine f. viene oggi impiegato per indicare qualsiasi gruppo caratterizzato dall’intransigente difesa del fondamento puro e incontaminato della propria identità, in particolare religiosa. Correnti fondamentaliste sono infatti emerse nelle grandi religioni monoteiste, e dunque nel cristianesimo (le «Chiese del Risveglio», l’International council of christian churches ecc.), nell’ebraismo (il sistema delle scuole yeshivot, le comunità hasidiche polacche e russe, gli haredim) e nell’islam (dal wahhabismo ai Fratelli musulmani). Comuni ai diversi f. sono la proclamazione del principio della perfezione del testo sacro al quale essi si richiamano e il conseguente rifiuto di qualsiasi altra fonte di conoscenza e di guida dell’agire. In tal senso il f. si contrappone nettamente a molte acquisizioni essenziali del razionalismo e della modernità.

Il fondamentalismo islamico

In questa definizione rientrano i movimenti e le correnti ideologiche islamiche, sorti nel sec. 20° soprattutto in ambito sunnita, che, come i Fratelli musulmani di , professano la necessità di un ritorno ai valori e alle pratiche fondamentali dell’islam originario, desunti da un’interpretazione letterale delle fonti religiose tradizionali (Corano e Hadith). A questi si aggiunge, in genere, l’appello all’adozione rigorosa della , al rigetto del modernismo, del laicismo e di tutte le innovazioni giudicate pericolose per l’integrità dottrinale. In molti casi, è presente il progetto dell’istituzione di uno Stato islamico che sostituisca lo Stato politico presente, in modi e tempi che variano secondo i diversi movimenti e pensatori. Il f. islamico si è imposto all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale con la rivoluzione iraniana (1979) guidata da M. Khomeini e sfociata nell’instaurazione di un regime teocratico che, benché sciita, ha avuto grande influenza sullo sviluppo dei movimenti fondamentalisti nel mondo sunnita negli anni Ottanta e Novanta del sec. 20°. Alla fine del 20° sec. si sono manifestati inoltre il movimento dei in Afghanistan, e una forma di terrorismo legata al f. islamico, ostile all’Occidente e agli stessi regimi arabi colpevoli di non osservare la legge islamica.

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