Foligno Comune della prov. di
Foligno sorge sulla romana Fulginiae che ebbe nell'antichità scarsa importanza; sembra fosse municipio alla fine della repubblica. Sede vescovile già in età antica (ma il primo vescovo sicuro è del 487), Foligno, per la sua posizione sulla via Flaminia, ebbe a soffrire più volte distruzioni nell'età barbarica; fu libero comune (prevalentemente di parte guelfa) fino al 1305, quando passò sotto la signoria dei Trinci, che la governarono dapprima col titolo di gonfalonieri e capitani del popolo, poi, dal 1336, di vicarî della Chiesa, e sotto i quali la città ebbe splendido sviluppo malgrado il carattere fortemente dispotico e spietato del governo. Nel 1439 le milizie pontificie del cardinale Vitelleschi la riunirono al dominio della S. Sede che le lasciò ampia autonomia.
La pianta di Foligno città romana, di cui restano gli avanzi di un ponte sul canale del Topino, e quelli del palazzo di Decio, nell'orto del convento di S. Francesco, è tuttora distintamente riconoscibile nella classica geometria nei quartieri della sezione sud-orient., tagliati perpendicolarmente dalle due vie cardinali romane. Resti di una certa importanza sono quelli di un anfiteatro a E della città, di un impianto termale, nonché (nell'area NE) di una vasta necropoli di età imperiale. Nel Medioevo sorsero S. Maria Infraportas di forme romaniche (secc. 11°-12°), ma di origine più antica, il duomo (1133, ingrandito nel sec. 15° e rifatto nel 16° e 18°), S. Claudio (1240 circa), S. Domenico (1251) e infine S. Salvatore (sec. 14°) e S. Giacomo (1402), entrambe con interno rifatto nel sec. 18°. Fra gli edifici civili, il palazzo Trinci (1389-1407), con facciata neoclassica, conserva affreschi di O. Nelli (1424) ed è sede del Museo archeologico e della Pinacoteca civica. Il Palazzo comunale (sec. 13°) fu rinnovato nel 1620 e ha facciata neoclassica. Del Rinascimento sono: S. Niccolò (sec. 16°, con tracce della antica costruzione trecentesca), il palazzo Orfini (1515) e il palazzo Deli (attribuito a Baccio d'Agnolo). Nei dintorni: S. Giovanni Profiamma (secc. 11°-12°, con cripta antichissima) e il bellissimo chiostro (1229) dell'abbazia di Sassovivo. Foligno ebbe una buona scuola di pittori nel sec. 15° (Niccolò Alunno) e una delle più antiche tipografie (Johann Neumeister ed Emiliano Orfini) dai cui torchi uscì nel 1472 la prima ed. della Divina Commedia.