FOCA

Enciclopedia Italiana (1932)

FOCA (dal gr. ϕώκη)

Oscar De Beaux

Genere di Mammiferi dal quale è derivato il nome dell'intera famiglia (lat. scient. Phocidae Gray, 1825; fr. phoques; ted. Seehund; ingl. seals), costituita da Pinnipedi (v.) completamente adattati alla vita acquatica. Il loro corpo è ricchissimo di adipe, che ne diminuisce il peso specifico e ne preserva il calore interno, e ha la forma approssimata di un cilindro lievemente appuntito tanto all'estremo anteriore quanto al posteriore. La testa è piuttosto lunga e leggermente appiattita, il collo breve e continuo con la testa e col tronco; gli arti anteriori sono trasformati in pinne relativamente corte e muniti di 5 unghie bene sviluppate; gli arti posteriori hanno subito uno stiramento all'indietro ed una torsione sul proprio asse, in modo che il piede è diretto parallelamente alla coda nel riposo, nè può essere mai piegato sotto il tronco e le palme guardano medialmente. Le narici sono strettamente serrate durante il riposo ed appaiono perciò lineari; durante la respirazione sono invece ampiamente beanti. Anche l'orecchio esterno, al quale manca del tutto il padiglione, può essere serrato ermeticamente. L'occhio è assai grande. Nel rivestimento, il pelo di contorno, resistente, ha la prevalenza assoluta sulla lanugine. Il numero dei denti è ridotto: i premolari sono

i molari

Le foche mostrano assai svegliatezza d'istinti; i loro sensi sono acuti e possono essere ordinati in via discendente così: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Hanno voce abbaiante: nell'ira emettono un forte brontolio, nell'amore una specie di ruggito. In acqua sviluppano tutta la loro agilità, nuotando velocemente, tuffandosi, balzando per aria, girando attorno al proprio asse, drizzandosi verticalmente a fior d'acqua. Possono restare sott'acqua da 5 a 6 minuti, forse anche più. Si nutrono di pesci, crostacei e molluschi. Sulla terraferma, non potendosi servire degli arti, procedono a sbalzi ondulatorî in senso verticale, energici ma faticosi; tuttavia amano riposarvisi, soleggiarvi, e ivi attendono alla riproduzione. I maschi sono molto eccitati all'epoca degli amori. Le femmine portano 11 mesi circa e partoriscono un piccolo, raramente due.

Le foche popolano tutte le coste adatte dei mari glaciali, freddi e temperati, tanto dell'emisfero settentrionale quanto del meridionale. Alcune specie abitano anche mari caldi e grandi laghi, che sono o furono in comunicazione col mare. Hanno valore economico altissimo per la pelle, il grasso, la carne, gl'intestini, il sangue e alcune parti dello scheletro; esse formano la condizione essenziale di vita per le popolazioni artiche. Oltre che dell'uomo, sono preda ordinaria degli orsi bianchi e delle orche (v. delfini).

La famiglia è suddivisa in 3 sottofamiglie.

1. Foche propriamente dette (Phocinae). Mani e piedi con 5 unghie. Dita del piede subeguali tra loro. Incisivi

Vi appartengono i generi: 2 Foca (Phoca Linneo 1758), con molari muniti di cuspidi accessorie; comprende 17 specie e sottospecie (1930) abitatrici dei mari settentrionali e di alcuni laghi dell'Europa e dell'Asia, tra cui la Foca comune (Ph. vitulina L.), lunga meno di 2 m., dell'Oceano Artico, Mare del Nord e Atlantico settentrionale europeo. Alichero (Halichoerus Nilsson 1820), con molari unicuspidati, con una specie (H. grypus Fabricius) lunga fino a 3 m., nell'Atlantico settentrionale e Mar Baltico. Erignato (Erignathus Gill 1866), con vibrisse lunghissime e appiattite, molari deboli e caduchi: E. barbatus Fabricius, che può oltrepassare i 3 m., circumpolare fino alla Manica.

2. Cistofore (Cystophorinae Gray 1837). I maschi hanno un sacco nasale sottocutaneo, rigonfiabile con aria. Dito quinto e primo dei piedi molto più lunghi degli altri. Incisivi

Generi: cistofora (Cystophora Nilsson 1820), con la specie cristata Erxleben, lunga fino a m. 2,50 (Oceano Artico e Atlantico settentrionale d'Europa e America). Macrorino o M runga o Foca elefantina (Macrorhinus Cuvier 1886) con piedi senza unghie, denti piccoli, lungo oltre 6 m.; una specie con alcune sottospecie nel Pacifico.

3. Monaci (Monachinae Gray 1869). Unghie delle mani dei e piedi minute o assenti; piede come nelle Cistofore. Incisivi

Generi: Monaco (Monachus Fleming 1822) con 2 specie di cui albiienter Boddaerd, lungo oltre 2 m., abitatore del Mediterraneo (Sardegna e altre isole) e dell'Atlantico (Marocco, Madera, Canarie). Ommorino (Ogmorhinus Peters 1877) con 3 specie antartiche. Ommatofoca (Ommatophoca Gray 1844) con 1 specie antartica.

Bibl.: I. A. Allen, U. S. Geol., Sur. Misc. Publ. n. 12 (1880); I. G. Millais, The mammals of Great Britain and Ireland, I, Londra 1904; Report of Southern Cross Collections, Londra 1901.

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