FLORIZINA

Enciclopedia Italiana (1932)

FLORIZINA (dal gr. ϕλοιός "corteccia" e ῥίζα "radice")

Alberico Benedicenti

Glucoside (C21H24O10 + 2H2O) che si trova nella corteccia delle radici del melo, del ciliegio, del pero, del sorbo e d'altrì alberi da frutta. Somministrata per bocca e, meglio, per iniezione ipodermica agli animali nelle dosi di pochi centigr. a 1 gr. per kg. di peso del corpo, determina glicosuria (diabete florizinico; v.) e riappare inalterata nell'urina. Nell'uomo anche 5 milligr. -i centigr. per via ipodermica sono sufficienti a provocare glicosuria (1/2-3 gr. di glucosio), che manca o è appena aumentata se il rene è malato. Perciò è stato tentato d'utilizzare questa reazione nella diagnostica della funzionalità renale. La glicosuria fiorizinica è d'origine renale; non s'accompagna con iperglicemia, anzi spesso è stata notata ipoglicemia di breve durata, che cessa con l'eliminazione della sostanza. Viene spiegata ammettendo, per l'influenza della florizina, un'alterazione del filtro renale con formazione ed eliminazione del glucosio nel rene stesso. La florizina difatti non fa aumentare la quantità di glucosio nel sangue se si asportano i reni o si legano i vasi renali, e qualora essa si inietti in un'arteria renale, il rene corrispondente segrega glucosio più presto e in maggior quantità dell'altro rene. È stata proposta nella convalescenza della tosse canina.