Figi

Atlante Geopolitico 2014 (2014)

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Dati geografici

Le Figi sono un arcipelago dell’Oceania che comprende 332 isole, un terzo delle quali abitate su base permanente. Tre quarti della popolazione vive sull’isola principale, Viti Levu, che ospita la capitale Suva. Il paese, indipendente dal 1970, ha subito una serie di colpi di stato. Le autorità civili e militari delle Figi hanno a più riprese alternativamente sospeso, riformato o abrogato la Costituzione vigente, fino al temporaneo abbandono del Common-wealth britannico (1987-97). L’ultimo colpo di stato risale al dicembre 2006, quando Voreqe Bainimarama ha assunto la carica di presidente della repubblica prima e di primo ministro di un governo ad interim poi (di fatto un regi-me militare).

L’instabilità interna è dovuta principalmente alla composizione etnica della popolazione: il 57% degli abitanti dell’arcipelago è indigeno, mentre il 38% è di discendenza indiana. Tale divisione si riflette in maniera determinante sul sistema politico: lo United Fiji Party (Sdl) tutela gli interessi dei nativi, mentre il Fiji Labour Party (Flp) rappresenta gli abitanti di origine indiana. Fin dall’indipendenza i nativi hanno conquistato l’egemonia politica, facendo leva sull’allora limitata maggioranza demografica e sul controllo dell’apparato militare. L’attuale preponderante maggioranza di nativi è frutto della progressiva emigrazione della popolazione di discendenza indiana, che – mediamente più ricca e predominante nel settore commerciale, ma oppressa e discriminata – ha contribuito per quasi l’80% all’elevata emigrazione che caratterizza il paese.

In seguito all’instaurazione della giunta militare, le Isole Figi hanno conosciuto un crescente isolamento internazionale. La partecipazione del paese al Commonwealth è stata sospesa (parzialmente nel 2006 e totalmente dal 2009) e altrettanto è accaduto per la partecipazione al Forum delle Isole del Pacifico. Australia e Nuova Zelanda, dopo aver inizialmente tentato di stimolare il ritorno alla democrazia del paese con una strategia di pressione economica e politica, nel 2012 hanno optato per un re-engagement, riallacciando le relazioni diplomatiche e cercando di stimolare le riforme attraverso una politica di assistenza istituzionale. Tra i motivi che hanno portato Canberra e Wellington a riavvicinarsi alle Isole Figi vi è l’annuncio da parte di Bainimarama di una nuova Costituzione entro il 2013 e di nuove elezioni – ripetutamente rimandate – per il 2014, sulla cui effettiva libertà si nutrono però diversi dubbi.

Nonostante l’economia delle Figi sia quantitativamente piccola, il PIL pro capite risulta essere il più alto tra gli stati dell’Oceania (4.947 dollari). Il sistema economico risente della corruzione diffusa, che rappresenta un freno allo sviluppo, e l’ultimo golpe ha avuto un impatto molto negativo sull’economia nazionale. Il flusso di turisti verso l’isola è notevolmente diminuito e la già declinante industria zuccheriera – che sostiene quasi un quarto dell’economia – ha patito il contraccolpo della perdita dei benefici commerciali concessi precedentemente dall’Unione Europea. Il flusso di turisti ha però ricominciato a crescere nel 2010 e con esso il PIL, la cui crescita, per il 2013, è stata del 3%.

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