TAORMINA, FESTIVAL DI

Enciclopedia del Cinema (2004)

Taormina, Festival di

Federica Pescatori

Il Taormina BNL FilmFest (denominazione ufficiale dal 2002) nacque nel 1955 con l'intento di porsi come anti-festival rispetto al prestigioso appuntamento della Mostra del cinema di Venezia, configurandosi soprattutto come presentazione in anteprima di film della stagione cinematografica successiva. Sebbene nel corso delle varie edizioni abbia poi acquisito anche carattere competitivo, imponendosi quale autorevole manifestazione cinematografica italiana, ha continuato a promuovere con vigore il cinema emergente e le cinematografie 'minori', ma anche lo Junger Deutscher Film, il cinema canadese, britannico, e soprattutto quello australiano, che proprio al F. di T. deve la notorietà a livello internazionale.

L'idea del Festival nacque dal desiderio di alcuni amici (tra cui Arturo Arena, allora vicepresidente dell'Associazione esercenti cinematografici, al quale nel 1959 fu consegnata una medaglia d'oro come ideatore della rassegna) di valorizzare il territorio siciliano attraverso un'iniziativa commerciale che fosse rivolta soprattutto al settore cinematografico, rafforzando così le potenzialità comunicative del cinema in un periodo in cui la televisione non si era ancora affermata. Ottenuta la collaborazione dell'AGIS l'idea si concretizzò in una riunione, tenutasi il 14 aprile 1955 presso il Teatro Savoia di Messina, durante la quale si votò per l'organizzazione di una rassegna cinematografica da inserirsi nell'ambito delle manifestazioni dell'agosto messinese. A distanza di soli tre mesi, il 29 luglio di quello stesso anno, in una conferenza stampa venne annunciata ufficialmente la nascita della 1a Rassegna della nuova produzione cinematografica 1955-56, che si sarebbe tenuta tra il 1° e il 9 agosto. Rispettando l'idea originaria, che vedeva la rassegna quale presentazione di opere non inserite in alcuna classifica o graduatoria, si scelse in quella prima edizione di assegnare a tutte le case di produzione dei film proiettati soltanto dei certificati di partecipazione. Tale linea sarebbe rimasta costante fino al 1970 (l'idea, ventilata già dal secondo anno, di creare una giuria per l'attribuzione di premi, venne infatti scartata), cioè quando fu istituito il Festival delle nazioni e fu assegnato il Gran premio delle nazioni a Sydney Pollack per They shoot horses, don't they? (1969; Non si uccidono così anche i cavalli?). Nel suo primo anno di vita la rassegna, inaugurata con la proiezione di Green fire (1954; Fuoco verde) di Andrew Marton, presentò sette film, quattro di produzione statunitense, per lo più di genere avventuroso, e tre di produzione italiana, che rappresentavano emblematicamente i principali filoni del cinema di consumo nazionale di allora: la commedia, il melodramma, il film-opera. Nel secondo anno la direzione della manifestazione venne assunta da Michele Ballo che, in qualità di presidente, si occupò della sua organizzazione fino al 1968. Fu nel 1957, che la città di Taormina divenne coprotagonista, e infatti la terza edizione fu battezzata Rassegna cinematografica di Messina e Taormina. Quell'anno vennero istituiti i Cariddi d'argento, premio ispirato al gruppo scultoreo cinquecentesco di G.A. Montorsoli raffigurante Nettuno nell'atto di placare le ire delle ninfe Scilla e Cariddi. Sempre nel 1957, inoltre, venne accolta per la prima volta la cerimonia di assegnazione dei premi David di Donatello (ospitati dalla kermesse siciliana fino al 1977, con interruzioni nel 1971 e nel 1980), evento che aumentò notevolmente il prestigio della manifestazione, conferendole in primo luogo una maggiore attenzione da parte dei media grazie alla massiccia presenza di divi invitati alla premiazione. Gli anni Sessanta proseguirono sulla scia delle ritualità mondane che avevano caratterizzato lo svolgersi della rassegna nel corso del decennio precedente. Pur tralasciando, forse, l'aspetto qualitativo dei prodotti presentati, l'attenzione rivolta al versante spettacolare contribuì in maniera sostanziale a dare risalto alla rassegna, accorciando sempre più il divario con la Mostra del cinema di Venezia. A partire dalla decima edizione, nel 1964, si ebbe una divisione precisa tra Messina, dove vennero accolte le prime quattro giornate del Festival, e Taormina, che ospitò le ultime quattro, compresa quella della diretta televisiva. Cinque anni più tardi, nel clima di contestazione diffuso in tutto il Paese, anche il Festival risentì di una spinta innovativa: nel 1969, infatti, ribattezzato Rassegna per la cooperazione cinematografica internazionale, il F. di T., la cui presidenza, su delega di Ballo, venne affidata a Giuseppe Campione, si definì nell'intento di promuovere un cinema dotato di spessore culturale e di rilevanza sociale. Intanto, la fondazione, nel 1970, del Festival delle nazioni determinò, già dall'anno successivo, una svolta nella vita del Festival che, per la prima volta dopo sedici anni, si aprì ufficialmente non più a Messina, dove si concentrava la Settimana del Film-nuovo, ma a Taormina. Nel 1979, in occasione del decennale del Festival delle nazioni, venne assegnato il Cariddi del decennale a Picnic at Hanging Rock (1975; Picnic a Hanging Rock) di Peter Weir, volendo con tale premio rinnovare l'attenzione a tutta la cinematografia australiana.

Nel 1981 Guglielmo Biraghi successe come direttore artistico a Gian Luigi Rondi e diresse il Festival per sedici anni, modificandone subito la formula: il Festival delle nazioni fu soppresso a favore della nascita del Festival cinematografico internazionale di Taormina, competitivo per opere prime e seconde, che assegnava i Cariddi d'oro, d'argento e di bronzo ai primi tre film e le Maschere di Polifemo (anch'esse d'oro, d'argento e di bronzo) alle migliori interpretazioni, senza distinzione tra ruoli principali e secondari. Due anni più tardi, nel 1983, l'EPT (Ente Provinciale per il Turismo), dopo ventisette anni consecutivi di patronato, abbandonò la rassegna, che divenne, con il nome di Taormina FilmFest, una delle sezioni di Taormina arte, iniziativa appena varata e volta a comprendere l'insieme della programmazione artistica taorminese. Nel 1984 approdarono a Taormina i Nastri d'argento, i premi al cinema promossi dal SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) i quali, tornati a Roma tra il 1989 e il 1999, sono stati nuovamente ospitati nel suggestivo scenario del Teatro antico di Taormina dal 2000. Intanto si stava consolidando la crescita qualitativa del Festival che, tra le varie iniziative, vide in quegli anni l'inaugurazione dell'American Film Week, sezione dedicata al cinema statunitense voluta anche per il notevole apporto pubblicitario conseguente, e che è stata affiancata, nel corso del decennio, da interessanti retrospettive, quali quelle dedicate a Roger Corman, nel 1985, e a Brian De Palma, nel 1986. Quando, nel 1987, Biraghi ha lasciato la direzione artistica, i suoi successori, Mario Natale e Sandro Anastasi (quest'ultimo solo fino al 1989), hanno esteso la competizione, oltre alle opere prime e seconde, anche a film riflettenti nuove tendenze espressive, accrescendo così i settori d'interesse del Festival. Nel 1988 è stato poi aperto al Festival il Palazzo dei congressi di Taormina. Gli anni Novanta hanno preso avvio con una gestione artistica radicalmente innovativa: le scelte e le decisioni originali apportate da Enrico Ghezzi nel periodo della sua direzione (1991-1998) hanno eletto il Festival a luogo dove le discussioni si intrecciano alle proiezioni e il cinema diventa luogo di conoscenza e approfondimento, con una particolare attenzione alla produzione d'essai. Rispetto a tali scelte Felice Laudadio, in carica dal 1999, ha impresso invece un'identità diversa alla manifestazione, più vicina alle origini; molto attento al suo aspetto istituzionale, e quindi alle dinamiche economiche e commerciali (durante il suo mandato il nome dello sponsor è stato inserito nella denominazione ufficiale del Festival), Laudadio si è dimostrato interessato a rilanciare il cinema popolare di tutto il mondo, conferendo un'ampia visibilità al Festival e stringendo rapporti con i più importanti appuntamenti cinematografici a livello internazionale, Tra le novità si è registrata la soppressione dei Cariddi e delle Maschere di polifemo a favore di riconoscimenti assegnati dagli sponsor: nel 2000 i Diamond Awards e, nel 2003, i Taormina arte Awards for Cinematic Excellence.

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