BONSIGNORE, Ferdinando

Enciclopedia Italiana (1930)

BONSIGNORE, Ferdinando

Carlo Bricarelli

Architetto, nato a Torino il 10 giugno 1760, morto ivi il 27 giugno 1843. Dal 1783 al 1797 studiò architettura in Roma con Nicola Giansimoni. Nominato accademico e professore nell'accademia di belle arti di Firenze nel 1797, tornò l'anno dopo in patria come architetto del re. Nel 1799 ispettore delle fabbriche demaniali, fu nel 1805 nominato accademico e professore di architettura nell'università di Torino.

La biblioteca del re e la Biblioteca nazionale a Torino conservano disegni autografi e stampe incise dal B., parte fantasie di studio, parte architetture d'occasione. La principale delle sue costruzioni fu la chiesa votiva della Gran Madre di Dio (1818-1831), decretata dalla città di Torino per il ritorno del re Vittorio Emanuele I, dopo la caduta di Napoleone: una bella rotonda, imitata dal Pantheon, eretta su alta base di là dal fiume, ove s'appunta la prospettiva della via Po, della grandiosa piazza Vittorio Emanuele I e del ponte. Tra i lavori di minor conto sono da notare nella chiesa parrocchiale di Strambino, presso Ivrea, i mobili in purissimo stile classico, nonché, con ogni verosimiglianza, le parti classiche inserite tra le forme settecentesche nella cappella del Rosario, architettata dal Rana. Nell'archivio della stessa chiesa si conservano disegni autografi del Bonsignore.

Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910; C. Bricarelli, Analecta d'arte subalpina; la chiesa di Strambino, in Civiltà catt., 1924, I, p. 492 segg.; A. E. Brinckmann, Die Baukunst d. 17. u. 18. Jahrh., Berlino 1919; notizie anche nelle carte di A. B. di Vesme al Museo Civico di Torino.

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