FELICE III papa, santo

Enciclopedia Italiana (1932)

FELICE III papa, santo

Pio Paschini

Celio Felice, figlio di Felice, di nobile famiglia romana, prete del titolo di Fasciola, fu eletto il 13 marzo 483 a succedere a papa Simplicio e subito si mise ad agire energicamente contro Acacio, patriarca di Costantinopoli, per la questione dell'Enotico, pubblico editto emanato da Zenone imperatore contro il concilio di Calcedonia. E, poiché i legati di Costantinopoli tradirono il loro mandato, F., radunato un sinodo a Roma (28 luglio 484), li depose e con loro anche Acacio. Condannò pure i patriarchi Pietro Fullone di Antiochia e Pietro Mongo di Alessandria come eretici, mentre riconobbe come legittimo patriarca di Alessandria Giovanni Talaia esule a Roma. Resistette poi a tutte le sollecitazioni della corte bizantina, che voleva un accordo senza sconfessare l'eresia e il patriarca Acacio.

Sotto il suo pontificato accadde la caduta di Odoacre e il rincrudimento della persecuzione vandalica in Africa, alla quale tentò di porre riparo. Costruì la basilichetta di S. Agapito presso S. Lorenzo al Verano. F. fu atavo di S. Gregorio Magno. La moglie Petronia e i figli Paola e Gordiano, da essa avuti prima di entrare nel diaconato (472), furono sepolti a San Paolo con F., che morì il 1° marzo 492.

Bibl.: L. Duchesne, Lib. Pontif., I, Parigi 1886, p. 252; id., Storia della Chiesa antica, III, Roma 1911, pp. 283 seg., 374; H. Grisar, Roma alla fine del mondo antico, Roma 1908, pp. 452 segg., 238.

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