BIANCHI, Federico

Enciclopedia Italiana (1930)

BIANCHI, Federico

Fernanda Wittgens

Pittore milanese, nato sullo scorcio del sec. XVI, morto dopo la metà del seguente. Genero di G. Cesare Procaccini, fu il più schietto dei suoi seguaci. Operò a Torino, a Chieri, ad Asti, a Varese, a Cremona, a Vigevano, ma soprattutto a Milano. Qui lavorò a fresco in S. Eustorgio e in S. Alessandro, ove svolse, in collaborazione con l'Abbiati, il ciclo allegorico-religioso ideato da padre Supensi e dipinse, da solo, le monumentali figure nei pennacchi della cupola, con gusto prettamente secentesco. Nella pittura ad olio, quando non si costrinse a macchinose composizioni, come la grande scena dell'Approvazione della Regola nel presbiterio della chiesa del Carmine, riuscì piacevole per la grazia dei volti e la preziosità del colore nei panneggiamenti, come nella Santa Teresa ai piedi del Cristo nella chiesa del Carmine, nella Caduta di Lucifero in S. Francesco da Paola, e nelle pale delle chiese della Passione, di S. Stefano, di S. Lorenzo, prove della fedeltà del pittore alla raffinata arte di Giulio Cesare Procaccini.

Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909.

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