FAVA di Sant'Ignazio

Enciclopedia Italiana (1932)

FAVA di Sant'Ignazio (lat. sc. Strychnos Ignatii o Ignatia amara L.; fr. vomiquier amer o fève de Saint-Ignace; sp. haba de san Ignacio; ted. Ignatiussirauch; ingl. Ignatius bean)

Fabrizio Cortesi

È una pianta rampicante della famiglia Loganiacee, che s'innalza fin sulle cime dei più alti alberi e vive nelle foreste delle isole Filippine e della Cocincina. Le foglie sono opposte, quasi sessili, ovali, acuminate, intiere, glabre, con 5 nervature longitudinali. I fiori bianchi, con odore di gelsomino, formano piccoli grappoli ascellari, riuniti in gruppi di 3-5 su ogni ramo. Il frutto ha la grossezza di una pera, ovoide, con buccia glabra, legnosa, biancastra e contiene da 20-25 semi sparsi nella polpa. Questi, per quanto abbiano ricevuto dai gesuiti, che per primi ne introdussero l'uso in medicina, il nome di fave di Sant' Ignazio, non somigliano affatto a fave, ma hanno una forma prismatica irregolare; sono esternamente di color bruno pallido; l'albume è duro, corneo, nerastro. Si usano in medicina come purgante ed emetipo, sono inodori e di sapore amarissimo, e contengono molta stricnina.

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