Fattore di rilascio

Dizionario di Medicina (2010)

fattore di rilascio


Ormone prodotto dall’ipotalamo e deputato alla regolazione delle funzioni dell’ipofisi. I f. di r. (RF, dall’ingl. Releasing Factors, o RH, Releasing Hormones) regolano le secrezioni dell’ipofisi anteriore, attivandole; comprendono tripeptidi come l’ormone liberatore di tireotropina (TRH), decapeptidi come GnRH (ormone gonadotropo-liberatore), peptidi a 40÷44 amminoacidi come CRH (ormone corticotropo-liberatore) e il GHRH (ormone somatotropo-liberatore). I principali nuclei di sintesi e di secrezione dei f. di r. sono localizzati nell’ipotalamo mediobasale (nucleo arcuato, nucleo ventromediale, nucleo dorsomediale, nucleo paraventricolare) e anteriore (nucleo periventricolare); tuttavia è stata anche dimostrata la partecipazione di aree extraipotalamiche (per es., area preottica, amigdala, ippocampo). La secrezione e l’immissione in circolo dei f. di r. dalla terminazione nervosa non avvengono in maniera continua ma episodica (un picco secretorio ogni 1÷3 h); la secrezione pulsatoria e non continua dei f. di r. permette il mantenimento della sensibilità alla stimolazione neurormonale dei rispettivi recettori ipofisari, che diversamente subirebbero un processo di regolazione inibitoria (down regulation). La secrezione dei f. di r. ipotalamici è regolata da un meccanismo a feedback, per il quale il controllo è legato alle concentrazioni degli ormoni provenienti dalle ghiandole endocrine stimolate (➔ omeostasi, controllo nervoso della). La secrezione dei f. di r. delle attività ipofisarie può essere anche indotta da agenti ambientali, come le variazioni della durata del giorno o della temperatura, ecc.