Ardant, Fanny

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Attrice e regista francese (n. Saumur 1949). Dopo un apprendistato televisivo, ha rivelato il suo talento sotto la guida di F. Truffaut (La femme d'à côté, 1981; Vivement dimanche!, 1983) e A.Resnais (La vie est un roman, 1983; L'amour à mort, 1984; Mélo, 1986). Parallelamente a un'intensa attività teatrale, ha poi confermato le sue qualità interpretative in Benvenuta (1983), Un amour de Swann (1984), Conseil de famille (1986), Paura e amore (1988), Australia (1989), Le Colonel Chabert (1994), Les cent et une nuit (1995), Ridicule (1996), Pedale douce (Di giorno e di notte, 1996), Elizabeth (1998), La débandade (1999), Le libertin (2000), tutti film in cui ha spesso portato in scena personaggi caratterizzati da un'apparente gelidità e un'indubbia eleganza. È stata anche diretta da registi italiani, come M. Antonioni (Al di là delle nuvole, 1995), E. Scola (La famiglia, 1987; La cena, 1998), F. Zeffirelli (Callas forever, nel quale interpreta la celeberrima cantante), e statunitensi, come S. Pollack (Sabrina, 1995). Altri film, in cui peraltro ricopre ruoli importanti, sono Nessuna notizia da Dio (2001), 8 femmes (8 donne e un mistero, 2002), Nathalie (2003), L'odore del sangue (2004), Il divo (2008), Visage (2009), You never left (2010), Interno giorno (2011), The Casanova variations (2014), Chic! (2015), Lola Pater (2017), La belle époque (2019) e The Palace (2023). A. ha esordito nella regia cinematografica nel 2009 con il film Cendres et sang (2009), cui hanno fatto seguito Cadences obstinées (2013) e Le divan de Staline (2016).

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