FALLOPPIA o Falloppio, Gabriele

Enciclopedia Italiana (1932)

FALLOPPIA o Falloppio, Gabriele

Giuseppe Favaro

Anatomico, nato a Modena nel 1523, figlio di Girolamo e di Caterina Bergomozzi; morto in Padova il 9 ottobre 1562. Attese agli studî umanistici sotto la guida del Castelvetro e di Francesco Porto e autodidatticamente agli studî medici e anatomici, nei quali ultimi conseguiva tali progressi, da venire designato a fare una pubblica anatomia a istruzione dei medici modenesi nei giorni 13 e 14 dicembre 1544. Aveva intanto abbracciato la carriera ecclesiastica. In seguito ad alcuni insuccessi nel campo della chirurgia, che s'era messo a esercitare, si trasferiva l'anno appresso all'università di Ferrara, ove compiva gli studî medici sotto la guida d'Antonio Brasavola. Laureatovisi nel 1547, vi otteneva subito la nomina alla cattedra dei "semplici"; fu successivamente, dal 1548 al 1551, professore d'anatomia nell'università di Pisa e dal 1551 alla morte nell'università di Padova, professore di chirurgia, di anatomia e dei semplici. Compiva da Padova varî viaggi: uno a Roma nel 1552 alla corte di Giulio III, due altri nel 1560, il primo in Francia alla corte di Francesco II, il secondo in Grecia. Tra i suoi clienti più cospicui si ricordano Paolo Manuzio ed Eleonora d'Este. Benché illustre non solo come medico, ma anche come chirurgo, sifilografo, farmacologo, chimico e naturalista, il Falloppia è oggidì celebre nel solo campo dell'anatomia, per le sue Observationes anatomicae eseguite a Padova principalmente nell'inverno 1556-1557 e pubblicate la prima volta a Venezia nel 1561: più che osservazioni, illustrazioni d'organi nuovi o in precedenza poco e male conosciuti, in virtù delle quali il suo nome figura, accanto a quelli del Vesalio e dell'Eustachio, nella triade dei massimi riformatori dell'anatomia (v.).

Le rimanenti opere del F. sono postume e rappresentano principalmente appunti presi da discepoli alle sue lezioni: ricordiamo fra queste, delle principali: Libelli duo, alter de ulceribus, alter de tumoribus praeter naturam (Venezia 1563); De morbo gallico (Padova 1563); De medicatis aquis atque de fossilibus (Venezia 1564); De simplicibus medicamentis purgantibus (Venezia 1565); In Hippocratis librum de vulneribus capitis (Venezia 1566); Expositio in librum Galeni de ossibus (Venezia 1570); Tractatus de compositione medicamentorum (Venezia 1570); De humani corporis anatome compendium (Venezia 1571); De partibus similaribus humani corporis (Norimberga 1575); Opera genuina omnia tam practica quam theorica in tres tomos distributa (Venezia 1606).

Bibl.: G. Favaro, G. F. modenese, Modena 1928.

TAG

Università di padova

Università di pisa

Eleonora d'este

Paolo manuzio

Francesco ii