FALERII NOVI

Enciclopedia dell' Arte Antica (1960)

Vedi FALERII NOVI dell'anno: 1960 - 1994

FALERII NOVI (Φαλέριοι, Φαλέριον; etn. Faliscus, Φαλίσκος)

G. Cressedi

Dopo il forzato abbandono della Falerii etrusca (v. falerii veteres) gli abitanti di questa città furono costretti a trasferirsi in una località situata in un luogo più accessibile e meno naturalmente fortificato presso l'odierna S. Maria di Falleri. La nuova città ebbe vita continua e fiorente fino all'XI sec., quando la popolazione ritornò alla sede primitiva, ritenuta più sicura. F. N. ricevette una colonia romana sotto i Gracchi, da cui venne chiamata Colonia Iunonia Faliscorum. La pianta è regolare con isolati rettangolari larghi 1 actus disposti lungo l'asse principale orientato E-O. Della città restano le mura, notevolissime per il loro stato di conservazione, con 50 torri e 9 porte. Nell'interno della città sono i resti del teatro e del Foro, all'esterno quelli dell'anfiteatro.

Bibl.: E. H. Bunbury, in Smith, Dict. of Geogr., Londra 1873; Hülsen, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, cc. 1967-71, s. v. Falerii; F. Castagnoli, Ippodamo di Mileto e l'urbanistica a pianta ortogonale, Roma 1956, p. 84.