Fagocitosi

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

fagocitosi


Processo biologico mediante il quale determinati elementi unicellulari (Protozoi, come le amebe; globuli bianchi polinucleati ecc.), mediante emissione e retrazione di prolungamenti (pseudopodi), inglobano particelle solide per poi sottoporle all’azione digestiva o litica dei loro enzimi. Mentre nei Protozoi e nei Metazoi inferiori (spugne, celenterati) il fenomeno rappresenta un meccanismo di nutrizione della cellula, nei Metazoi superiori è una forma di difesa, operata dal sistema immunitario, volta a eliminare ogni materiale inutile o nocivo, estraneo o derivante dall’organismo (emazie, leucociti morti, germi patogeni ecc.). Nei Metazoi superiori, il sistema immunitario ha il compito di proteggere l’organismo dall’azione nociva di batteri, virus e funghi o di strutture molecolari estranee (antigeni). La prima difesa contro i microrganismi è fornita dalla cute e dalle mucose, ma nel caso questa venga superata, entrano in funzione i meccanismi interni di difesa, rappresentati dall’immunità naturale e dall’immunità acquisita. L’immunità naturale, o innata o nativa, entra in funzione nel momento in cui la sostanza estranea tenta di penetrare nell’organismo e costituisce un meccanismo di difesa aspecifico. L’immunità naturale è affidata a due tipi di cellule: i macrofagi e i granulociti neutrofili, che raggiungono il microrganismo e lo fanno aderire alla loro superficie, per poi inglobarlo e distruggerlo mediante sostanze dotate di attività enzimatica. Questo processo prende, appunto, il nome di fagocitosi. L’immunità naturale si realizza anche attraverso l’intervento del sistema del complemento, costituito da varie proteine plasmatiche (numerate da C1 a C9) che interagiscono tra loro, attivandosi progressivamente ‘a cascata’. Il complemento interviene nell’infiammazione, nella rimozione dei complessi antigene-anticorpo e nella lisi di cellule e microrganismi. La cellula fagocitaria ha sulla membrana diversi recettori che facilitano l’azione degli anticorpi e l’adesione stessa alla membrana del fagocita. Di particolare interesse è la tappa conclusiva dell’azione fagocitaria, che induce la lisi dei batteri incorporati all’interno del citoplasma e che si realizza grazie all’intervento del perossido di idrogeno e dello ione cloro, e all’azione dell’enzima mieloperossidasi. (*)

Anticorpi e meccanismi genetici della diversità anticorpale; Immunologia

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