FAGIANI

Enciclopedia Italiana (1932)

FAGIANI (lat. scient. Phasianus; fr. faisan; sp. faisán; ted. Fasane; ingl. pheasant)

Alessandro Ghigi

Grossi uccelli dell'ordine dei Galliformi, tutti asiatici, tranne il Fagiano comune (Phasianus colchicus L.) che si trova allo stato selvatico nella Russia sud-orientale. I Romani lo trovarono nella Colchide lungo il fiume Phasis, donde gli derivarono il nome. La distribuzione geografica dei fagiani si estende nella regione paleartica dal Caucaso alla Manciuria e in Oriente fino al Giappone. Parecchie specie meridionali si trovano nell'India e nell'Indocina, a Sumatra, a Borneo, a Giava e a Palawan nelle Filippine. I fagiani, nel significaio comune della parola, non costituiscono da soli l'intera famiglia Phasianidae, una delle più numerose e caratteristiche dell'intero ordine dei Galliformi, ma comprendono quei generi nei quali la coda, almeno nei maschi, è più lunga dell'ala e spesso anche dell'intero corpo. Taluni di essi hanno creste e bargigli carnosi, ma in generale nude le guance, la cui pelle vivacemente colorata in rosso e qualche volta in azzurro, si distendc nei maschi, all'epoca degli amori, formando caruncole lobulari strane e appariscenti. I piedi sono quasi sempre armati nel maschio, raramente nella femmina, di sproni robusti, aguzzi, con la punta rivolta in alto; sono mezzi potentissimi di offesa nelle loro frequenti lotte, durante le quali il più debole soccombe. I caratteri sessuali secondarî, eccetto nel genere Crossoptilum Hodgs., che comprende i fagiani orecchiuti, nei quali non esistono differenze apprezzabilî tra ♂ e ♀, sono tanto divergenti da rendere impossibile il riconoscimento dei sessi di una determinata specie, senza il contributo dell'esperienza. I maschi sono adorni dei più svariati e brillanti colori, di ciuffi al capo, di caruncole erettili, di code straordinariamente sviluppate. Le femmine invece hanno tinte modeste, brune, grige, castane o giallicce, spesso alternate tra loro sotto forma di strie o di macchie. Soltanto nel Pavone di Giava e nel genere Acomus Reichenb. anche esse hanno colori brillanti e sproni, così da sembrare rispettivamente maschi non ancora adulti o appartenenti a specie differente.

I fagiani sono fondamentalmente granivori: alcuni, come i Tragopani, sono molto ghiotti di frutta, di bacche e di gemme degli alberi; altri, specialmente gli Arghi e i Poliplettri preferiscono insetti; altri infine come gli Orecchiuti e i Lofofori, scavano continuamente il terreno col becco, per cercarvi lombrichi, larve e radici. I fagiani comuni frequentano radure aperte, boscaglie basse e prati erbosi. A specie che abitano le più fredde e ghiacciate regioni della Mongolia, del Tibet e del Himalaya, se ne contrappongono altre delle più calde foreste tropicali della Malesia. I fagiani sono generalmente poligami allo stato selvaggio. Un maschio suole scegliere un luogo dove fa la ruota e vi chiama le femmine. Il nido consiste in una leggiera buca, rozzamente scavata nel suolo e tappezzata di poche foglie secche e steli, talvolta con qualche piuma. Le uova sono di numero vario, secondo le specie. I Poliplettri e gli Arghi depongono covate di due sole uova, come i colombi, altri invece, come i Fagiani comuni e i Galli selvatici, superano la dozzina; altri infine sogliono deporre da 5 a 8 uova. La durata dell'incubazione varia, secondo le specie, da 2i a 28 giorni. I piccoli schiudono coperti di piumino e, dopo 24 a 48 ore, sono in grado di seguire la madre in cerca di alimento; nelle specie la cui incubazione è molto lunga, le remiganti sono tanto sviluppate da permettere ai pulcini di compiere piccoli voli non appena hanno cominciato a camminare e a nutrirsi; tuttavia la maggioranza non acquista la possibilità di appollaiarsi sugli alberi durante la notte, se non dopo aver raggiunto poco meno di un mese di vita. La bellezza dei fagiani e la facilità con la quale possono essere allevati artificialmente, li ha fatti desiderare come uccelli da parco o da voliera, così che oggi essi possono essere in gran parte considerati come uccelli semidomestici.

Il fagiano comune, già nominato, fu introdotto in Europa dai Romani e presto acclimato, così che esso divenne uno degli uccelli più apprezzati per caccia e allevati a tale scopo nelle riserve. I sistemi sono parecchi. Qualcuno si limita a far cercare nei campi i nidi delle fagiane e a far covare le uova da tacchine o galline, alle quali restano successivamente affidati i piccoli. Altri fanno catturare nei mesi di gennaio e di febbraio un certo numero di fagiani adulti e li collocano in gruppi di un maschio e quattro femmine, entro voliere dove sono mantenuti finché non siano state raccolte le uova necessarie e successivamente vengono liberati; altri infine tengono i gruppi di riproduttori costantemente in voliera.

Un complesso di voliere da fagiani costituisce la fagianiera, la quale, salvo qualche speciale caratteristica, è press'a poco la stessa tanto per fagiani da caccia quanto per specie di lusso. Il migliore modello di fagianiera è quello di una costruzione rettangolare esposta a levante o a mezzogiorno e divisa in gabbie da dieci a venti metri quadrati di superficie ciascuna. La parte anteriore delle gabbie deve essere scoperta, in rete metallica sostenuta da pali di legno o di ferro, mentre la parte posteriore, in legno o in muratura, va coperta non solo, ma, per le specie rare, costose, maggiormente delicate o di paesi caldi, deve essere anche chiudibile, per sottrarre i fagiani alle intemperie; in generale essi non temono il freddo, ma l'umidità è loro molto nociva. L'alimentazione degli adulti è poco dissimile da quella dei polli e consta principalmente di granaglie e di verdura. L'allevamento dei piccoli si compie in speciali cassette, di forma varia, le quali debbono rispondere peraltro ad alcuni principî comuni. La cassetta è divisa in due compartimenti, uno dei quali, più piccolo e sempre coperto, è destinato alla chioccia che non deve uscirne finché i fagianotti non rispondano alla sua chiamata; nell'altro, diviso dal primo per mezzo di stecche verticali, disposte a distanza tale da lasciar passare facilmente i piccoli, viene collocato il cibo speciale per questi ultimi, in modo da non poter essere raggiunto dalla chioccia, gallina o tacchina. Esso consta di una mescolanza di pane grattato, uova sode e radicchio tritato; di farina di crisalidi o di carne; di piccoli grani, come risetta e miglio. I fagianotti sono ghiottissimi delle cosiddette uova di formica (pupe), ma queste non sono necessarie.

Il fagiano comune (Phasianus colchicus L.) della Colchide, ha testa e collo verde su corpo di color castano metallico, variegato di nero e di gialliccio, groppone violaceo, piccole copritrici delle ali color di sabbia rugginosa. Nella Cina si trova un fagiano (Ph. torquatus Gm.) in cui il verde del collo è separato dal giallo dorato del dorso per mezzo di un collare bianco; il groppone di questa specie è verde. Il fagiano torquato, importato in Europa, è stato incrociato col comune e ha dato origine a una razza intermedia a collare, che si è sostituita quasi dappertutto alle due forme originarie. Più tardi sono state introdotte altre specie come il Ph. mongolicus Brandt, più grosso, di colori più brillanti a fondo viola, provvisto di collare bianco e a piccole copritrici delle ali bianche; il Ph. principalis Scl. dell'Afghānistān, senza collare e superiormente color rosso pomodoro; il Ph. formosanus Elliot, di Formosa, somigliante al torquatus, ma più chiaro; il versicolor V. del Giappone, più piccolo di tutti, quasi completamente verde. Tutte queste mescolanze hanno fatto sì che i fagiani da caccia europei e nordamericani sono ora meticci variabili, secondo che in una determinata località l'una o l'altra delle specie suddette ha potuto esercitare più o meno la propria influenza. Le forme del genere Phasianus sono molto numerose e localizzate nelle vallate che dalla Colchide, attraverso l'Asia centrale vanno fino all'Estremo Oriente. Tutte le forme occidentali hanno groppone violaceo o rosso; quelle orientali lo hanno verde o azzurrognolo; le forme centrali hanno collare bianco, quelle distribuite alla periferia della vasta area del genere ne sono prive.

Il genere più affine al precedente è Syrmaticus Wagl., di cui possiamo considerare come tipo il fagiano venerato (S. reevesi Gray), così detto perché abita una grande regione forestale della Cina centrale, che si trovava una volta sotto la giurisdizione dell'imperatore, il quale aveva fatto di questo splendido uccello un oggetto di venerazione. La coda del fagiano venerato raggiunge nel maschio una lunghezza di circa un metro e mezzo; il suo mantello è variegato di giallo, di bianco, di nero e di castagno e non ha colori metallici. I suoi maggiori affini sono i fagiani scintillanti del Giappone (S. soemmeringi Temm. e alcune varietà) nei quali dominano colori metallici rameici, il fagiano del Mikado (v. tav. a colori) S. mikado di Formosa, quasi interamente blu, con coda bianca e nera, scoperto da circa una trentina d'anni, e il fagiano di Elliot (S. ellioti Swinh.), della Cina, da taluno detto "fagiano a scacchiera" perché il suo manto è a grandi scacchi bianchi, neri, rameici e blu acciaio.

Il fagiano di Wallich (Catreus wallichii Hardw.; ingl. Cheer Pheasant), è un uccello molto strano, dell'Himālaya occidentale, che sta tra i fagiani plopriamente detti e i Gennaeus: di questi ha la testa col ciuffo e il portamento, dei primi e specialmente dei Syrmaticus il colore e la disposizione delle timoniere. I colori non sono brillanti, variegati di bruno, di grigio e di gialliccio; piccole le differenze tra maschio e femmina.

Il fagiano dorato (v. tav. a colori) e quello di lady Amherst (rispettivamente Chrysolophus picius L. e Ch. amherstiae Leadb.) formano un genere caratterizzato dalla forma delle timoniere mediane coi due vessilli formanti angolo acuto e tali da nascondere tutte le altre penne e dalla presenza di un ampio ciuffo nucale che forma, nel maschio, un'appariscente mantellina. Queste due specie sono forse le più belle e più eleganti di tutto il gruppo: nel dorato, della Cina, sono color d'oro il ciuffo e la schiena, mentre la mantellina è gialla rigata di nero, le parti inferiori di un rosso acceso, il dorso e le ali in parte verdi e in parte azzurro scuro. Il fagiano di lady Amherst del Tibet (v. tav. a colori) non ha rosso, eccetto un piccolo ciuffetto occipitale: la tinta fondamentale della mantellina e della coda è bianca, come pure bianche sono le parti inferiori. Queste due specie di fagiani si accoppiano tra loro senza alcuna difficoltò, producendo bellissimi ibridi fertili, e abbastanza facilmente anche coi fagiani comuni, dando in tal caso ibridi fecondi al sesso maschile e sterili a quello femminile.

Il fagiano argentato (v. tav. a colori) può esser preso a modello del genere Gennaeus e di alcuni altri affini, che gli antichi autori comprendevano nell'unico genere Euplocomus, per la presenza di un ampio ciuffo sul capo. Sono anche detti "gallofagiani" per la disposizione delle penne della coda, opposte come nei galli, e per il grande sviluppo degli sproni nei maschi, caratteri che li avvicinano a questi uccelli. Il fagiano argentato e i suoi affini offrono, come i fagiani comuni, un grandissimo numero di razze locali, distribuite nelle alte montagne dell'Indocina e della Cina meridionale, dove hanno dato luogo a forme intermedie corrispondenti a meticci ottenuti artificialmente in schiavitù, tra le specie maggiormente divergenti per caratteri di colore e che abitano le regioni più lontane. Il gruppo dei fagiani argentati ha le parti superiori striate di bianco e di nero e la maggiore o minore ampiezza dell'una o dell'altra categoria di strie produce tonalità più scure o più chiare. Il fagiano di Horsfield (G. horsfieldi Gray) dei monti dell'Assam è invece nero corvino col dorso striato di bianco; le forme dell'Himālaya hanno le parti superiori nere cangianti in azzurro o in verde e quelle inferiori biancastre.

Il genere Hierophasis che taluni autori riuniscono al precedente, comprende tre specie a zampe scarlatte e a colore dominante azzurro scurissimo, con strie marginali sul groppone dello stesso colore, ma cangiante e più vivace. Il fagiano imperiale, scoperto nell'Annam, non ha caratteristiche speciali; il fagiano di Edwards, egualmente dell'Annam, è più piccolo, il suo azzurro sembra di raso, le copritrici delle ali sono frangiate di verde, il ciuffo occipitale è bianco. Il più differenziato è il fagiano di Swinhoe, grosso quanto un argentato, con una gran macchia bianca sul dorso, circondata da scapolari rosso rame, ciuffo e timoniere mediane egualmente bianche, esclusivo dell'isola di Formosa.

Il fagiano prelato (Diardigallus diardi Bp.) del Siam e dell'Annam, è di forme elegantissime, con ciuffo di penne provviste di barbe solo all'apice, così da sembrare un fiocchetto; è grigio plumbeo col groppone giallo e il sopra-coda verde a frange scarlatte, coda falciforme.

Le Lofure (lat. scient. Lophura; fr. faisans nobles; ingl. fire-backpheasants) che comprendono il fagiano Nobile e quello di Vieillot, appartengono anch'esse al gruppo degli Euplocomi: sono tra i fagiani più grossi e si differenziano da tutti gli altri perché le loro caruncole, anziché rosse, offrono un bel colore azzurro cobalto. Sono uccelli forestali della penisola di Malacca, di Sumatra e di Borneo. In quest'isola si trova anche il Lobiophasis bulweri Sharpe, il cui maschio, facendo la ruota, distende quattro caratteristici bargigli azzurri: esso ha la coda sfilacciata e candida. Appartengono pure alla Malesia gli Acomus ossia Euplocomi senza ciuffo, a coda breve come quella delle galline, gialla nei maschi il cui corpo è quasi del tutto grigio, mentre le femmine sono nere e munite di sproni. Affine a questo gruppo è il genere Gallus (v. galli selvatici).

I fagiani Orecchiuti (Crossoptilum) abitano le steppe della Manciuria (C. mantchuricum Swinh.) della Cina, (C. auritum Pall)., del Tibet (C. tibetanum Hodgs) ecc. I sessi sono simili e si distinguono soltanto per la presenza d'un corto sprone nel maschio. Debbono il loro nome al fatto che le piume ricoprenti le orecchie si allungano in due ciuffetti rivolti indietro e in alto, somiglianti a cornetti. Non hanno colori brillanti, ma le timoniere centrali hanno barbe filiformi e sfilacciate; quelle nere del C. auritum sono usate in modisteria sotto il nome di numidie.

Le Pucrasie (ingl. koklas) non diversificano molto dal fagiano di Wallich per i loro colori smorti, ma hanno un ciuffo lunghissimo e coda breve più dell'ordinario. Se ne contano varie specie del Himalaya e della Cina, ma non hanno importanza perché non si trovano negli aviarî.

I Lofofori (Lophophorus) posseggono riflessi metallici di straordinaria ricchezza. Sono grossi, tozzi, a coda breve e quasi quadrata, a zampe corte e forti, becco potente e curvo. Vivono nelle alte montagne del Himalaya e della Cina: scavano continuamente col becco. La specie acclimata negli aviarî europei è il L. impeyanus Lath. (v. tav. a colori), il cui maschio ha un ciuffetto verde a spiga; tutte le parti inferiori sono nere; il mezzo del groppoae è bianco e la coda isabella. Tutto il resto del corpo è azzurro, verde, rosso rubino, ma le tinte sono fortemente cangianti in oro e porpora. La femmina somiglia a una gallina cedrona e non ha colori brillanti. Altre specie sono il L. lhuysi della Cina e il L. sclateri della Birmania e del Yün-nan.

I Tragopan sono pure magnifici uccelli, molto grandi, che somigliano nella forma alle pernici, sebbene siano, in proporzione, assai più alti. I maschi hanno un breve ciuffo che copre due cornetti carnosi laterali di color azzurro, erettili nel momento degli amori. Sotto la gola si trova un bargiglio mediano i cui margini, contemporaneamente all'erezione dei cornetti, possono distendersi a formare una specie di falda pendente sul petto, di color rosso vivo per la sua ampia vascolarizzazione. Se ne conoscono cinque specie, alcune delle quali hanno le gote azzurre e altre aranciate. Il manto, nelle parti superiori, è sempre variegato di colori poco vivaci con macchie ocellari brune alle estremità delle penne; nel Tragopan satyra L. e nel T. temmincki Gray le parti inferiori sono tempestate di ocelli bianchi o azzurri su fondo rosso sangue. I Tragopan sono uccelli di alta montagna, ghiotti di gemme e di bacche; si trovano nel Himālaya e nella Cina.

I Poliplettri (fr. Éperonniers), sono pavoni in miniatura che fanno la ruota come questi e hanno due sproni. Su fondo grigio variegato di bruno o di gialliccio hanno, sulle penne del dorso, delle ali e della coda, ocelli metallici verdi e azzurri. Il più comune, anche negli allevamenti, è il Polyplectrum chinquis Müll. (tav. a colori) del Himālaya; altre specie abitano l'Indocina, Sumatra e Borneo. Il P. emphanum, detto anche di Napoleone, ha le parti superiori quasi interamente azzurre ed è l'unica specie di fagiano che abita l'isola di Palawan nelle Filippine. Depongono due sole uova per covata come gli Arghi. Anche questi sono fagiani, piuttosto rari negli aviarî per il loro grande valore e per la difficoltà di conservarli in vita. Se ne conoscono tre specie: Argusianus argus (v. argo, IV, p. 270) della penisola di Malacca e di Sumatra; A. grayi di Borneo e Rheinardia ocellata dei monti dell'Annam. I maschi non hanno sproni. Anche i Pavoni (v.) appartengono sistematicamente ai fagiani.

Molti fagiani anche fra i più belli, divenuti comuni per la facilità di allevarli, sono scesi a prezzi miti; altri rari o difficili da allevare valgono somme forti: i Tragopans p. es., valgono L. 2500 per coppia: il Mikado e il Poliplettro di Palawan circa L. 7000.

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Caratteri sessuali secondarî

Penisola di malacca

Regione paleartica

Isola di formosa

Galli selvatici