Zamjatin, Evgenij Ivanovič

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Scrittore russo (Lebedjan, Tambov, 1884 - Parigi 1937). Ingegnere navale, viaggiò in Russia e all'estero (frutto della permanenza in Inghilterra durante la prima guerra mondiale sono i racconti di Ostrovitjane "Isolani", 1922). Spirito libero ed eretico, tra i fondatori dei Fratelli di Serapione, inviso alle autorità sovietiche, Z. lasciò il suo paese nel 1931. Un grande dinamismo narrativo e un forte senso dell'intreccio caratterizzano le sue opere, percorse da una vena ironico-grottesca che si esprime in una lingua vigorosa, capace di attingere alla tradizione orale. Oltre alle raccolte di racconti (Uezdnoe "Storie di provincia", 1913; Na kulyčkach "A casa del diavolo", 1914; Peščera "La caverna", 1922; Navodnenie "L'inondazione", 1929) e alla commedia Blocha ("La pulce", 1925), tratta da un racconto di N. S. Leskov, va ricordato il romanzo My (scritto nel 1921 ma pubbl. in Russia solo nel 1988; apparso in trad. ingl. nel 1924; trad. it. Noi, 1955), un'anti-utopia che descrive la società tecnologica del futuro: un mondo gelido, controllato da uno stato onnipresente.

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