EURATOM

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

EURATOM


Nome convenzionale della Comunità Europea dell’Energia Atomica (CEEA), istituita dall’omonimo trattato (➔), firmato a Roma il 25 marzo 1957 dai 6 paesi fondatori delle Comunità europee: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, insieme con il Trattato che istituisce la Comunità Economica Europea (➔ CEE).

Al 2011 sono membri dell’EURATOM i 27 paesi che fanno parte dell’Unione Europea. L’EURATOM venne creato al fine di coordinare i programmi di ricerca degli Stati membri in vista della promozione di un uso pacifico dell’energia nucleare. Infatti, in un contesto caratterizzato da una carenza generalizzata di fonti energetiche di tipo tradizionale, i 6 Paesi fondatori delle Comunità europee optarono per l’energia nucleare al fine di conseguire un maggior grado d’indipendenza energetica.

Obiettivo primario era contribuire allo sviluppo dell’industria nucleare europea, consentendo a tutti i Paesi membri di beneficiare dell’utilizzo dell’energia atomica per finalità civili, garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento e un esiguo margine di rischio per la popolazione. Il Trattato EURATOM prevedeva la possibilità di costituire imprese in vista di progetti specifici di importanza fondamentale per lo sviluppo dell’industria nucleare europea, come per es. il Joint European Torus (JET) nel settore della fusione nucleare; veniva istituito inoltre un rigoroso sistema di controlli per garantire l’utilizzo del materiale nucleare a scopi esclusivamente civili. L’Unione Europea gode di una competenza esclusiva in questo ambito e si avvale di un corpo di 300 ispettori che assicurano la corretta applicazione dei controlli di sicurezza EURATOM. A livello istituzionale, il Trattato inizialmente prevedeva un consiglio e una commissione. A seguito del Trattato di fusione dell’8 aprile 1965 sono stati istituiti un consiglio e una commissione unici per le tre Comunità europee, la CEE, la Comunità Economica del Carbone e dell’Acciaio (CECA ➔) e l’EURATOM. Pur condividendo le stesse istituzioni, l’EURATOM ha mantenuto la propria autonomia e personalità giuridica. Il Trattato di Lisbona (➔) ha apportato, tramite un protocollo specifico, soltanto modifiche minori alle disposizioni del Trattato EURATOM,  che si limitano agli adeguamenti delle vecchie disposizioni alle nuove norme, in particolare nel settore istituzionale e finanziario. In un rapporto pubblicato nel marzo del 2007, la Commissione europea ha sottolineato il ruolo positivo svolto da questa istituzione, in particolare per quel che riguarda la ricerca, la protezione della salute e il controllo dell’uso pacifico dei materiali nucleari. Tuttavia, in seguito all’incidente nucleare di Fukushima del marzo 2011 e al ripensamento di vari Paesi della UE circa l’utilizzo dell’energia atomica, sono state sollevate alcune critiche in relazione alla necessità di mantenere operativo l’EURATOM.

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