Carmi, Eugenio

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Pittore italiano (Genova 1920 - Lugano 2016). Tra i più rilevanti esponenti dell’astrattismo italiano, dopo un precoce esordio nel genere figurativo ha maturato interessanti esperienze nella grafica pubblicitaria, curando tra il 1956 e il 1965 l’immagine dell’industria siderurgica Cornigliano-Italsider per la rivista di informazione rivolta agli operai Cornigliano, che ha trasformato in veicolo di un’arte civile e luogo di confronto tra produzione intellettuale e produzione di fabbrica, della quale ha reso un’immagine a un tempo affascinante e terrifica. L’esperienza in Italsider lo ha avvicinato a materiali quali ferro, latta e plastica, che gli hanno consentito di sperimentare con felici esiti il genere informale, dopo il quale – profondamente affascinato dalla matematica – sarebbe approdato al geometrico e a un’attenta ricerca dei valori cromatici. Fondatore nel 1963 della Galleria del Deposito a Boccadesse, in contatto con i maggiori artisti e intellettuali e artisti italiani (in primo luogo con U. Eco, per il quale ha illustrato i volumi di fiabe editi alla fine degli anni Ottanta  La bomba e il generale, I tre cosmonauti e Gli gnomi di gnu, ripubblicati nel 2004), sue opere sono state esposte nelle più importanti gallerie europee e statunitensi e in alcuni musei europei; tra le principali antologie dedicategli vanno citate quella organizzata nel 1990 presso il Padiglione Rosso dell’Ansaldo di Milano e quella tenutasi nel 1992 presso il Museo Storico del Palazzo Reale di Budapest. Nel 2015, in occasione del 95° anniversario della nascita, Palazzo Ducale di Genova ha reso omaggio all’artista con l’esposizione Eugenio Carmi. Speed Limit 40.

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