Còlla, Ettore

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Scultore italiano (Parma 1896 - Roma 1968). Dopo aver frequentato l'accademia di Parma, nel 1922 si recò a Parigi dove lavorò presso E.-A. Bourdelle ed ebbe modo di conoscere A. Maillol, Ch. Despiau, C. Brâncuşi. Stabilitosi a Roma nel 1926, continuò a lavorare in stile novecentesco con suggestioni arcaicizzanti, attento all'opera di A. Martini. Dal 1941-42 iniziò un lungo periodo di riflessione che lo portò alle sue prime ricerche astratte. Esperienze essenziali per la sua scelta astrattista furono l'incontro con E. Villa, A. Burri, C. Capogrossi, G. Ballocco e altri più giovani esponenti dell'avanguardia romana, e la fondazione del gruppo Origine (1950) e della rivista Arti visive (1952). Le sue opere, caratterizzate dall'accostamento di oggetti residuati eterogenei (ruote, tubi, ingranaggi corrosi dal tempo e dal disuso) si riallacciano alla poetica dada dell'objet trouvé e, per il materiale prediletto, alla tradizione della scultura in ferro da J. González fino a D. Smith.

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