MAKARIOS, etnarca di Cipro

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

MAKARIOS (gr. Μακάριος), etnarca di Cipro


Nome di religione dell'ecclesiastico ortodosso Michele Kykkótis (gr. Κυκκώτης), nato a Pafo di Cipro il 13 agosto 1913. Studiò teologia e diritto nell'univ. di Atene e si perfezionò negli studî di sociologia e religione a Boston (S. U. A.). Ordinato prete nel novembre 1946, eletto vescovo di Kítion (Larnaca) nell'aprile 1948 e consacrato nel giugno; da allora egli divenne il capo del movimento politico che intendeva attuare l'unione o enosis di Cipro alla Grecia. Eletto etnarca, cioè rappresentante religioso e politico dei 400.000 Ciprioti di stirpe ellenica (1950), la sua influenza politica si accrebbe e, mentre a Cipro s'iniziava la guerriglia contro le forze britanniche, avviava una vasta azione di propaganda all'estero, ottenendo fra l'altro dalla conferenza di Bandung del 1955 l'appoggio dei paesi afro-asiatici alla politica di "autodeterminazione" per Cipro. Deportato alle isole Seicelle (9 marzo 1956) sotto l'accusa di aver promosso l'attività terroristica, fu rilasciato nel 1957, e sulla base di un suo progetto del 27 settembre 1958 si avviarono delle conversazioni con l'Inghilterra conclusesi con l'accordo di Londra del 19 febbraio 1959 e, il 16 agosto 1960, con l'indipendenza di Cipro (v.). Il 13 dicembre 1959 fu eletto, con larga maggioranza, presidente della Repubblica di Cipro contro l'opposto partito dell'Unione democratica cipriota.

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