ESTIVAZIONE

Enciclopedia Italiana (1932)

ESTIVAZIONE

Ettore REMOTTI
Carlo AVETETTA

. Zoologia. - È fenomeno che rientra in quel complesso di reazioni e di adattamenti, che a molti animali consentono di sottrarsi, attraverso un più o meno profondo torpore delle attività vitali, all'azione sfavorevole delle condizioni ambienti - temperatura, umidità, assenza di cibo, ecc. - legate all'alterna vicenda stagionale. Si verifica presso quelle forme che, per il loro habitat, sono abitualmente esposte a oscillazioni che sorpassano i limiti di resistenza consentiti dalle condizioni di normale attività né possono con la migrazione ricercare nuove zone di esistenza.

L'estivazione sembra per i periodi caldi e secchi, parallela a quanto, per i periodi freddi, è l'ibernazione; e, al pari di questa, è assai frequente fra gl'Invertebrati o fra i vertebrati inferiori eterotermi, assente (Uccelli), o limitata a poche forme (Mammiferi), fra gli omeotermi. Si deve rilevare come le specie estivanti siano, in massima, per posizione sistematica, assai vicine a quelle ibernanti: i Rettili e gli Anfibî, gl'Insetti e gli Aracnidi o i Molluschi, la gran parte dei quali nei climi temperati passa l'inverno in letargo, uguale torpore presentano, rintanati nella sabbia o sepolti nel fango disseccato, nei periodi più aridi dei climi tropicali, in rapporto al caratteristico avvicendamento di precipitazioni e di siccità, proprio di questi ultimi. Fra i Mammiferi, il Centetes del Madagascar, prossimo al nostro riccio ibernante, si nasconde, nella stagione asciutta, in letargo, nell'ultima cameretta del nido. Benché dell'intimo meccanismo di questa forma di estivazione dati sicuri non siano stati sinora ottenuti, essa non sembra sostanzialmente diversa dall'ibernazione: l'una e l'altra distinguibili dal sonno ordinario solo quantitativamente per intensità e durata, piuttosto che qualitativamente, e caratterizzate da una cessata attività alimentare e secretoria, dall'abbassamento della temperatura corporea, da un rallentamento massimo della respirazione con singolare capacità di sopravvivenza alle cause di asfissia, mentre poi, a determinarle, deve intervenire tutto un complesso di condizioni, di cui la temperatura rappresenta un fattore predisponente ma non decisivo.

Per le sue stesse cause, l'estivazione costituisce, in particolare, un tratto caratteristico della biologia di quegli ambienti limitati di acqua dolce, dove soprattutto intense sono le variazioni, sino al limite estremo del prosciugamento. Così, oltre che tra gli Anfibî, l'abitudine di passare la stagione secca seppelliti nel fango è assai diffusa tra molti pesci tropicali, dotati di adattamenti a una più o meno lunga persistenza fuori dell'acqua, e particolarmente tra molti Siluridi, nonché tra i Dipnoi (v.), di cui è noto il dispositivo respiratorio aereo mediante la vescica natatoria.

Nello stesso ordine di fenomeni, per quanto almeno si riferisce al loro significato rispetto alle condizioni esterne, possiamo far rientrare la sorprendente capacità di alcuni Invertebrati inferiori, particolarmente Rotiferi e Tardigradi, di affrontare i periodi asciutti, anche indipendentemente dalla vicenda stagionale, con uno stato di vita latente (v. anabiosi). Più frequente è però il caso che, al sopraggiungere delle condizioni sfavorevoli, l'individuo non sopravviva e la continuità della specie sia affidata a f0rme speciali, resistenti al disseccamento, paragonabili anche queste a quelle resistenti al gelo: oltre alle gemmule delle Spugne, ecc., ricorderemo le uova dell'Apus e del Branchipus - piccoli Crostacei che pullulano, dopo una pioggia, in brevi pozze destinate a un rapido prosciugamento - o le uova fecondate di Rotiferi e Cladoceri, dove la comparsa dei maschi interrompenti la serie delle generazioni partenogenetiche e che, in alcune specie, appaiono appunto all'appressarsi dell'estate, e non solo con la fine dell'autunno, se è dovuta a fattori interni, è però indubbiamente favorita dalle condizioni ambientali.

Botanica. - Per estivazione o preflorazione s'intende la prefogliazione degli antofilli nel bottone fiorale tuttora chiuso, cioè la forma di ognuno di essi e i suoi rapporti di posizione con quelli contigui. Le particolarità dell'estivazione, così detta perché in molte piante i fiori compaiono abitualmente in estate, vengono utilizzate come caratteri delle famiglie e i tipi di essa sono in sostanza gli stessi della prefogliazione delle gemme foglifere.

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