AMICUCCI, Ermanno

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

AMICUCCI, Ermanno

Jader JACOBELLI

Giornalista e uomo politico, nato a Tagliacozzo (L'Aquila) il 5 gennaio 1890. Iniziò la sua attività nel 1908 come redattore dell'Avanti!, dove rimase due anni. Divenne poi corrispondente da Roma di varî giornali fra cui Il Piccolo di Trieste, La Nazione di Firenze e il Corriere d'America di New York. Militando nel partito fascista fu deputato per più legislature, consigliere nazionale e sottosegretario di stato alle Corporazioni. Dal 1928 al 1939 diresse la Gazzetta del popolo; dall'ottobre 1943 all'aprile 1945 il Corriere della sera. Terminata la guerra, fu condannato a morte per "collaborazione con i Tedeschi". Annullata la sentenza della Corte d'Assise straordinaria di Milano, fu, da quella di Brescia, condannato per gli stessi motivi a trenta anni di reclusione, condanna poi estinta per amnistia.

Sull'ultimo periodo del regime fascista ha pubblicato un volume di carattere documentario: I 600 giorni di Mussolini (Roma 1948). Altri scritti: Piccolo mondo dannunziano (ivi 1914); Il giornalismo nel regime fascista (ivi 1930); G. B. Bottero, giornalisia del Risorgimento (Torino 1935).

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