Fried, Erich

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Scrittore austriaco (Vienna 1921 - Londra 1988). Emigrato a Londra nel 1938 per sottrarsi alle persecuzioni antisemite, ha assunto una posizione eminente e singolare in seno alla letteratura impegnata, unendo la sua attenzione critica agli eventi storici del presente a una marcata propensione per il magico e per il metaforico. Ciò si avverte non tanto nella narrativa (Ein Soldat und ein Mädchen, 1960, trad. it. 1963; Kinder und Narren, 1965), quanto nella lirica, dove più a lungo insiste assumendo talora toni agitatorî: Warngedichte (1964); und Vietnam und (1966); Die Freiheit, den Mund aufzumachen (1972); So kam ich unter die Deutschen (1977); 100 Gedichte ohne Vaterland (1978, trad. it. 1979); Zur Zeit und zur Unzeit (1981); Es ist was es ist (1983, trad. it. 1988); Vorübungen für Wunder (1987). Da ricordare il vol. autobiografico Mitunter sogar Lachen. Zwischenfällen und Erinnerungen (1986; trad. it. 1989).

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