Ericailcane

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– Pseudonimo di artista italiano (n. Belluno ?). Popolare muralista e raffinato disegnatore è tra gli artisti più conosciuti ed apprezzati nel suo campo, anche all’estero. Si forma e cresce artisticamente a Bologna, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e conosce Blu, con il quale instaura una relazione di amicizia e un fruttuoso rapporto di collaborazione, strutturato sulle corde di una poetica artistica molto simile. Le prime apparizioni sui muri risalgono ai primi anni del Duemila e molto spesso sono affiancate dalla partecipazione dello stesso Blu e di artisti quali Dem e Run, in ambienti legati ai centri sociali della capitale felsinea. I primi muri non autorizzati, di dimensioni contenute e riduzione cromatica al bianco e nero, rivelano già la filosofia creativa dell’artista, il suo tratto accurato e il suo immaginario interamente popolato da entità zoomorfe. Con gli anni, le dimensioni dei muri si fanno sempre più grandi, subentra un accento coloristico molto forte ma non cambiano i soggetti. Alle storie murali raccontate da E. partecipano animali umanizzati che sembrano estrapolati da una fiaba, in cui l’atmosfera del racconto e la personificazione animale, vicina ai modi dell’illustratore francese ottocentesco Grandville, coabitano con la lucida oggettività naturalistica del segno. Come in una favola di Esopo o di Fedro E. parla, con gli animali, dell’uomo e dell’umanità, dei suoi difetti e delle sue bassezze, calandosi di sovente nelle problematiche dei luoghi in cui dipinge e che attraversano tutte le sfere del vivere contemporaneo, da quella economica sino alle tematiche di matrice ecologica. Dal 2013 E. porta avanti una costante collaborazione con l’artista colombiana Bastardilla, intrecciando in un riuscito ed interessante connubio umanità e mondo animale, in una poesia visiva dai colori accesi e dal carattere impegnato. Dotato di una straordinaria abilità disegnativa E. svolge un’intensa attività, parallela a quella dei muri, nel campo dell’illustrazione e dell’arte grafica. I suoi disegni si nutrono dell’originalità e della fantasia dei bestiari medievali e si compongono di un segno minuzioso e descrittivo, ricordando illustri precedenti di mimesis naturalistica nella storia del disegno, da Giovannino de’ Grassi a Dürer. Accanto all’illustrazione, dal 2003 l’artista è impegnato anche come video-maker, producendo nelle più svariate tecniche di animazione – da quelle più tradizionali sino all’utilizzo di moderni software digitali –cortometraggi a più mani, in alcuni casi accompagnati dalle musiche di altri autori. La firma di E. è arrivata in molti paesi del mondo, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dal Messico alla Palestina. Nel campo muralistico vanta la partecipazione a numerosi festival e progetti di rilevanza internazionale come Santa’s Ghetto a Londra (2006) e in Palestina (2008), Fame a Grottaglie (2008; 2009; 2011; 2012) e Picturin a Torino (2010). I suoi disegni e le sue stampe sono entrate in luoghi istituzionali quali il Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Bogotà, dove ha presentato la mostra “No Somos Nada” (2013), dipingendo per l’occasione l’ingresso dell’edificio; così come la parete dell’entrata del PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) di Milano, realizzata con Blu in occasione della mostra “Street Art, Sweet Art” (2007). Nel 2009 il comune di Bologna gli commissiona la realizzazione del pupazzo del “Vecchione” per la tradizionale celebrazione dell’ultimo dell’anno. Tra i titoli editoriali più importanti si ricordano Il numero delle bestie (2008) e Il canto della foresta (2012).

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