epopea Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione (per es., l’e. omerica, l’e. dei Nibelunghi), ed e. riflessa, quella nella quale tanto l’elaborazione fantastica del racconto storico quanto la sua formazione in poema è opera individuale (per es., la
Abbraccia la produzione di diverse civiltà, da distinguere con criterio geografico. La più antica e. è quella che si trova nel vicino Oriente, e segnatamente nelle due grandi culture che ne dominano la storia, l’egiziana e la mesopotamica. La prima è assai meno diffusa della seconda: essa si limita ad alcuni poemi sui faraoni, mentre per il resto si rinviene solo in tracce sparse, nei testi mortuari magici ecc. Ampia e fondamentale l’e. mesopotamica, sumerica e accadica, che narra le vicende degli dei e degli eroi: tra le prime è famoso particolarmente il poema della Creazione (Enūma elīsh), tra le seconde il poema di
Presso i popoli della
I più antichi poemi epici rimastici sono l’Iliade e l’Odissea, già dalla tradizione attribuiti a Omero. A Omero furono dagli antichi attribuiti anche i perduti poemi del cosiddetto
Indubbiamente le stirpi italiche ebbero nuclei propri, fissati in carmi epici, di tradizioni non estranee all’opera dei primi poeti epici che subirono l’influsso greco. Nevio iniziò l’e. romana letteraria con il Bellum Poenicum; Ennio riprese negli Annali il tema di Nevio abbracciando tutta la storia di
La vera e propria e. germanica è preceduta dai cosiddetti Heldenlieder, le «canzoni eroiche», in gran parte perdute, sviluppatesi all’epoca delle grandiose migrazioni di quei popoli, fra il 4° e il 7° secolo. Il sentimento dell’unità della stirpe fece sì che la materia leggendaria di un singolo popolo fosse sentita come patrimonio spirituale comune a tutti i popoli germanici. Del principio dell’8° sec. è l’anglosassone
Nessuna delle letterature slave ha avuto una vera e.; vi sono soltanto singoli canti epici, dei quali alcuni sono stati raccolti dagli studiosi in cicli, come quelli sulla battaglia di
Abbraccia l’e. francese, spagnola, italiana intorno alle lotte dei cristiani contro i saraceni e dei feudatari tra di loro; si estende dal 9° al 16° sec. (➔ cavalleresca, poesia;
Con il rinascere degli studi di antichità classica, si elabora il concetto del genere letterario epico, e si scrivono in ogni nazione poemi sul modello degli epici classici, soprattutto di Omero e di Virgilio. Già
Nel Cinquecento si separò teoricamente il poema eroico da quello cavalleresco o romanzesco, finché
Vicende non dissimili ha il poema epico nelle altre letterature moderne. Esso è tentato in