ENRICO di Gheldria

Enciclopedia Italiana (1932)

ENRICO di Gheldria

François L. Ganshof.

Figlio del conte Gherardo IV di Gheldria, fu eletto vescovo di Liegi nel 1247. Ebbe parte nella politica dell'Impero, come partigiano di Guglielmo di Olanda, ma i Paesi Bassi furono il campo principale della sua azione. Lottò contro il duca Enrico III di Brabante, che cercava inutilmente di conquistare Saint-Trond per assicurarsi il dominio delle strade verso la Mosa e il Reno. Alla morte del duca (1261), E. come difensore della duchessa Alice esercitò un'influenza preponderante nel Brabante. Era in quei tempi il principe più potente dei Paesi Bassi: le contee di Hainaut e di Namur erano soggette a lui in vassallaggio; era abate di Stavelot-Malmedy dal 1263; la contessa di Fiandra e suo fratello Ottone, conte di Gheldria, erano legati alla sua politica. Questo stato di cose finì quando scoppiò la guerra fra lui e il Brabante (1267-69), per causa di Malines che egli reclamava invano da Enrico III, cui era stata data in pegno. Nell'interno del principato intanto vi fu prima (1253-1255) la rivolta popolare di Liegi guidata da Enrico di Dinant contro l'autorità vescovile, e soprattutto contro il governo della città esercitato esclusivamente dal patriziato borghese, rivolta schiacciata nel 1255 (pace di Bierse). Nel 1269 vi fu una nuova sollevazione, sostenuta sotto mano da Giovanni I duca di Brabante: essa pure fallì (pace di Huy, 1271). Intanto un arcidiacono di Liegi era divenuto papa sotto il nome di Gregorio X, e Liegi ricorse a lui contro il suo vescovo, accusandolo di cattivi costumi, di commercio di cariche ecclesiastiche, della dilapidazione dei beni della Chiesa. Convocato al concilio di Lione nel 1274, E. fu destituito; si ritirò in Gheldria e vi morì nel 1284.

Bibl.: H. Pirenne, Histoire de Belgique, I, v, Bruxelles 1929; id., Henri de Gueldre, in Biogr. Nat., IX, Bruxelles 1887; A. G. Gh. Wauters, Le duc Jean I, Bruxelles 1862; G. Kurth, La cité de Liège, I, Bruxelles 1910.

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