De Nicòla, Enrico

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Uomo politico italiano (Napoli 1877 - Torre del Greco 1959). Insigne avvocato, fu deputato al parlamento, nelle file della sinistra costituzionale, dal 1909 al 1924; sottosegretario alle Colonie con Giolitti (nov. 1913 - marzo 1914), e al Tesoro con Orlando (genn.-giugno 1919), tenne la presidenza della Camera dal giugno 1920 al dic. 1923. Senatore dal 1929, svolse scarsa attività politica fin dopo la caduta del fascismo, quando promosse (dic. 1943 - febbr. 1944) la soluzione del conflitto fra i partiti antifascisti e il sovrano mediante un accordo sulla luogotenenza del principe Umberto, da attuare all'entrata degli alleati in Roma. Deputato alla Consulta nazionale, il 28 giugno 1946 fu eletto dall'Assemblea costituente capo provvisorio dello Stato, e divenne poi, all'entrata in vigore della costituzione, il primo presidente della Repubblica (1º genn.-11 maggio 1948). Senatore a vita, dal 28 apr. 1951 al giugno 1952 fu presidente del senato. Presidente della Corte costituzionale dal 23 gennaio 1956, il 12 marzo 1957 si dimise, ritirandosi a vita privata.

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