ENOANDA

Enciclopedia Italiana (1932)

ENOANDA (Οἰνόανδα, Oenoanda)

Francesco Pellati

Città dell'Asia Minore, posta lungo il corso superiore dello Xanthus nella Licia. Prima dell'occupazione romana, avvenuta nell'anno 84 a. C., essa faceva parte con Cibyra, Bubon e Balbura della tetrapoli di Cabalia. Di essa fanno ricordo Livio, Plinio, Strabone, Tolomeo e Hierocles. Restano ancora di essa parecchie rovine, particolarmente quelle delle sue mura. Notevole il testo epicureo, fatto iscrivere sulle pareti di un portico dal ricco cittadino di Enoanda Diogene (v.), e frammentariamente conservato.

Bibl.: Corpus Inscr. Graec., 4380 m; B. Pace, Escursioni in Licia, in Ann della R. Sc. arch. it. di Atene, III, p. 66.

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