ENEL

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)

ENEL

Angelo Camplani-Gianfranco Castelli

(App. IV, I, p. 692)

Nella realtà italiana degli ultimi 15 anni, in sviluppo economico sostenuto e in significativa crescita sociale, ma anche con contraddizioni, crisi, fiammate d'inflazione e profondi mutamenti nel tessuto produttivo, l'impresa ENEL si è sviluppata fino a servire 27,5 milioni di utenti, gestendo impianti per 49 milioni di kW con un volume di vendite (1991) di 194 miliardi di kWh (v. tab.). In termini di fatturato è fra le più grandi aziende del paese; in termini di elettricità prodotta è la terza impresa elettrica del mondo occidentale.

Il bilancio di quasi tre decenni di vita dell'ENEL mostra che gli obiettivi economico-sociali sono stati raggiunti. L'energia elettrica è a disposizione di tutti i cittadini, nelle quantità e con la qualità richieste, e con un prezzo uguale per gli utenti di classi uniformi, a parità di condizioni di fornitura. I costi e i prezzi dell'elettricità fra il 1963 e il 1991 hanno fatto verificare andamenti di lungo periodo decrescenti in termini reali (v. fig.). Le crisi del petrolio hanno comportato, in Italia come in altri paesi, rialzi di costi, ma la tendenza alla riduzione ha ripreso il sopravvento anche grazie alla crescita della produttività; sotto quest'aspetto l'ENEL è allineata con le migliori imprese elettriche estere. Sul piano strategico l'ENEL, che copre l'84% della produzione e soddisfa il 90% dell'utenza nazionale, ha assolto alla responsabilità di assicurare la disponibilità dell'energia richiesta dall'intero paese. Il conferimento di questa responsabilità a un'unica impresa, che coordina così l'intero settore elettrico nazionale, ha dimostrato la sua validità negli ultimi anni, resi difficili dall'abbandono del nucleare e dai ritardi autorizzativi per la realizzazione delle nuove centrali elettriche. Da un lato, con il tempestivo sviluppo della rete interconnessa e dei collegamenti internazionali, l'ENEL ha acquistato energia e potenza all'estero, mentre dall'altro ha avviato programmi costruttivi specifici per annullare il deficit di potenza, che sarebbe altrimenti divenuto strutturale. Pertanto l'offerta è stata sempre in grado di soddisfare la domanda e, con l'attuale deciso miglioramento dei tempi autorizzativi, la nuova potenza, necessaria per assicurare la copertura della domanda al Duemila, dovrebbe entrare in produzione alle scadenze programmate. Dall'11 luglio 1992 l'ENEL, assieme a ENI, INA e IRI, è stato trasformato in S.p.A. (D.L. n. 333, convertito in legge il 7 agosto 1992), in vista della sua privatizzazione, le cui modalità dovranno venire definite dal ministro del Tesoro in tempi brevi. Oltre alla motivazione contingente di contenere il deficit pubblico, le privatizzazioni hanno gli scopi di soddisfare le esigenze poste dal mercato comune europeo e di favorire l'azionariato popolare. Vedi tav. f.t.

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