empiriocriticismoIndirizzo filosofico tedesco sviluppatosi negli ultimi due decenni del 19° sec., i cui massimi esponenti furono R. Avenarius ed E. Mach. L'e. voleva essere un empirismo 'critico', in quanto, a differenza del positivismo, intendeva determinare i limiti di validità della scienza; ma era anche un empirismo radicale, in quanto faceva dell'esperienza pura, sgombra di ogni elemento soggettivo e costituita dalle sensazioni, la base di ogni conoscenza. Su questa base si elevano i concetti scientifici, i quali non hanno un valore assoluto (non colgono la struttura ultima della realtà), ma sono 'utili' perché permettono di rappresentare e ordinare la complessità dei fatti (teoria 'economica' della scienza).
Indirizzo filosofico (detto anche filosofia dell’esperienza pura), rappresentato soprattutto da Avenarius e da Mach, affermatosi nella seconda metà del sec. 19° all’interno del positivismo, di cui è espressione e critica a un tempo. Vuol essere un empirismo radicale (che coglie cioè il fatto nella sua ...
[Comp. di empiri(sm)o e criticismo] Indirizzo di filosofia della scienza, detto anche filosofia dell'esperienza pura, rappresentato soprattutto da R. Avenarius e da E. Mach, affermatosi nella seconda metà del 19° sec. come espressione critica del positivismo; vuol essere un empirismo radicale, nel ...
empiriocriticismo s. m. [comp. di empiri(smo) e criticismo]. – Indirizzo filosofico affermatosi, soprattutto in Germania, nella seconda metà del sec. 19° per opera di R. Avenarius (1843-1896) e di E. Mach (1838-1916), con il carattere di empirismo radicale,...
nominalismo s. m. [der. di nominale]. – 1. Nella storia della filosofia, dottrina che considera i concetti generali e universali semplici nomi senza alcuna corrispondenza nella realtà oggettiva costituita tutta di individui: l’universale è quindi un segno...