EMOSPORIDI

Enciclopedia Italiana (1932)

EMOSPORIDI (dal gr. αἷμα "sangue"; lat. scient. Haemosporidia)

Leopoldo Granata

Sporozoi adattati al parassitismo nel sangue di vertebrati. I Plasmididi sono caratterizzati dalla produzione di pigmento. L'infezione s'inizia con la penetrazione di uno sporozoite in un globulo rosso. Lo sporozoite cresce e si divide dando origine a merozoiti che invadono nuovi globuli. Alla fine si formano macro- e microgametociti. La fecondazione ha luogo nell'intestino d'un invertebrato ematofago, mentre produce numerosi sporozoiti che possono essere inoculati in un nuovo ospite vertebrato. Nel caso degli Emoproteidi (Haemoproteus) il ciclo schizogonico ha luogo nelle cellule endoteliali. Alcuni merozoiti ínvadono le cellule del sangue e formano gametociti. Il ciclo sessuato si compie nell'ospite invertebrato in modo analogo a quanto avviene nei Plasmodidi. Nei Piroplasmidi (Babesia, Theileria, Toxoplasma) non si ha produzione di pigmento. Gli Emosporidi possono essere considerati (Wenyon) come Coccidî dell'epitelio intestinale di invertebrati, adattati alla vita nelle cellule del sangue (v. sporozoi; malaria).

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