Emitteri

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(o Rincoti) Ordine di Insetti terrestri o acquatici. Hanno forma e dimensioni molto varie. L’apparato boccale è adatto per pungere e succhiare: mandibole e mascelle allungate, come stiletti, sono accolte nel labbro inferiore, o rostro, e ne escono quando l’insetto vuole nutrirsi. Le antenne hanno pochi articoli; le zampe sono ambulatorie o cursorie, in alcune specie atte al salto, al nuoto, o ridotte o mancanti; le ali posteriori sono sempre membranose. Spesso provvisti di ghiandole repugnatorie, che producono un odore disgustoso; alcune specie hanno ghiandole secernenti cera, seta, o lacca. Presentano spesso creste, processi e rigonfiamenti su torace, ali e zampe. Hanno metamorfosi incompleta. Spesso si riproducono per partenogenesi; molte specie sono vivipare. Sono fitofagi, predatori o ematofagi. Comprendono specie dannose per l’agricoltura (es. fillossera, Diaspis ecc.) e parassiti, vettori di malattie, come le cimici.

La sistematica degli E. è controversa; sono comunemente divisi in 4 sottordini: Prosorinchi (o Eterotteri), con ali anteriori trasformate in emielitre, Archeorinchi, Clipeorinchi (o Cicadomorfi) e Stenorinchi. Gli ultimi tre sottordini erano riuniti negli Omotteri, considerato da molti autori un gruppo polifiletico. I Prosorinchi comprendono: Notonectidi, Gerridi, Nepidi e Idrometridi, adattati alla vita acquatica, Cimicidi e Reduviidi, predatori, parassiti o ematofagi, Pentatomidi o cimici campestri, fitofaghe. Gli Archeorinchi comprendono i Fulgoridi; i Clipeorinchi comprendono i Cicadidi, le cicale. Gli Stenorinchi comprendono Psillidi, produttori di galle, Aleurodidi, parassiti delle foglie, Coccoidei, le cocciniglie, Afididi e Fillosseridi.

Gli E. si trovano fossili nel Triassico e Giurassico, mancano nel Cretaceo e si ritrovano nel Cenozoico (dall’Eocene in poi). Sono preceduti nel Permiano dai Protoemitteri.

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