Cécchi, Emilio. - Scrittore italiano (Firenze1884 - Roma1966). Collaboratore della Voce, critico letterario della Tribuna (1910-23), dove firmò anche con lo pseud. Il Tarlo, fu tra i fondatori della Ronda e collaborò poi (dal 1927) soprattutto al Corriere della Sera. Già accademico d'Italia (1940), fu socio corrispondente (1947) e nazionale (1963) dei Lincei. Come critico, C. innestò sul fondo storicistico crociano le esigenze dell'irrazionalismo "decadente", e sul fondo della propria educazione classica le esperienze di altre letterature, massime dell'inglese (Rudyard Kipling, 1910; La poesia di Giov. Pascoli, 1912; Studi critici, 1912; Storia della letter. inglese nel sec. XIX, I, 1915; Scrittori inglesi e americani, 1935; Di giorno in giorno, 1954; Ritratti e profili, 1957; Libri nuovi e usati, 1958; Ricordi crociani, 1965; ecc.). Dal libero, felice levitare in sé stesse delle facoltà traspositive e analogiche che caratterizzano anche il critico, nascono le pagine del C. prosatore ("saggi, viaggi, capricci e fantasie"), in cui cose viste e meditate, ricordi e sogni trovano espressione in estrose figurazioni di esemplare nitore (Pesci rossi, 1920; La giornata delle belle donne, 1924; L'osteria del cattivo tempo, 1927; Qualche cosa, 1931; Messico, 1932; Et in Arcadia ego, 1936; Corse al trotto, 1936, nuove ed. 1941 e 1952; America amara, 1939; Appunti per un periplo dell'Africa, 1954; e i due volumi in cui sono riuniti in ed. definitiva gran parte dei testi già pubblicati: Nuovo Continente, 1958, e Saggi e vagabondaggi, 1962). Minore importanza ha avuto la sua produzione in versi (Inno, 1910; L'uva acerba, 1947). Anche traduttore, studioso d'arte (Pittura ital. dell'Ottocento, 1926; Trecentisti senesi, 1928; Pietro Lorenzetti, 1930; Giotto, 1937; ecc.), collaboratore dell'Enciclopedia Italiana, si interessò inoltre di cinema come direttore di produzione. Postume sono apparse (oltre le note critiche sui contemporanei nella Storia della letteratura italiana, vol. IX, 1969, da lui diretta con N. Sapegno) le raccolte di scritti, tra editi e inediti: Aiuola di Francia(1969); Firenze (1969); Letteratura italiana del Novecento (2 voll., 1972); Taccuini (1976).
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria agli studi sull'arte, dalla produzione creativa ai libri di viaggio. Nel cinema, di cui riconobbe subito, con ...
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 23 (1979)
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia e l'adolescenza in un ambiente patriarcale, di rapporti affettuosi, segnato peraltro da non poche sventure.
Dalla lunga malattia della ...
(App. I, p. 390). - Scrittore, morto a Roma il 5 settembre 1966. Con America amara (1939), Corse al trotto vecchie e nuove (1941), Corse al trotto e altre cose (1952) e Appunti per un periplo dell'Africa (1954), CECCHI, Emilio ha dato volumi di estrosa inventiva nei quali il gusto del reportage, della ...
Scrittore, nato a Firenze il 14 luglio 1884. Dal 1910 al 1923 fu critico letterario della Tribuna (talvolta firmando con lo pseudonimo "Il tarlo"); nel 1919 partecipò con V. Cardarelli e con altri alla fondazione della Ronda. Ha viaggiato molto, per conto di giornali, specie in Inghilterra, in America ...
cécca2 s. f. [rifacimento di cilecca secondo il nome proprio Cecca, abbrev. di Francesca]. – Si usa soltanto nella locuz. far cecca2, lo stesso che far cilecca, nell’accezione più com. (di arma da fuoco che scatti senza far partire il colpo) e nel sign....
cécce [voce onomatopeica infantile]. – A cecce, a sedere, nelle locuz. fam. tosc. essere, stare, mettersi a cecce, usate spec. tra bambini o con bambini.