ELETTRICI, APPARECCHI, per uso domestico

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)

ELETTRICI, APPARECCHI, per uso domestico (XIII, p. 699; App. III, 1, p. 527)

Bruno Bonarini
Sandro Benini

La produzione italiana di elettrodomestici affermatasi nel dopoguerrra prima sul mercato nazionale, dove è riuscita a soddisfare la domanda dei nuclei familiari con fasce di reddito medio-inferiori e inferiori, con apparecchi funzionali e altamente competitivi nei prezzi, si è poi imposta anche sui mercati esteri dell'Occidente. Su questi mercati infatti gli elettrodomestici italiani hanno stabilmente ottenuto la preferenza dei consumatori locali, grazie alle caratteristiche di prezzo e di funzionalità. Per alcuni dei principali a. elettrodomestici (apparecchi cosiddetti bianchi: frigoriferi, conservatori, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, cucine) la produzione italiana è assorbita dai mercati esteri per quote maggioritarie (per es., per i frigoriferi il 70%). I paesi importatori più importanti sono: Repubblica Federale di Germania, Francia, Gran Bretagna; oltre 110 paesi nel mondo importano elettrodomestici italiani.

Questa situazione ha spinto l'industria nazionale a razionalizzare sempre di più gli a. la cui produzione di serie è destinata a soddisfare contemporaneamente esigenze di sicurezza e di prestazione sia del mercato interno che di quelli esteri. Da qui l'interesse particolare per l'armonizzazione delle norme tecniche nazionali e dei collaudi degli a. da effettuare presso gl'istituti di controllo dei vari paesi importatori.

I servizi della Commissione CEE, malgrado una notevole attività, hanno solo in parte influito sull'abbattimento degli ostacoli non doganali agli scambi di a. elettrodomestici fra i paesi membri delle comunità europee. Permangono infatti tuttora sacche di protezione di produzione nazionali realizzate sia con il sistematico ricorso a locali disposizioni amministrative discriminatorie per gl'importatori, sia mantenendo in atto norme tecniche spesso obbligatorie non armonizzate che finiscono per rallentare gli scambi.

La diffusione capillare degli a. e. e quindi l'uso che ne viene fatto da ogni categoria di utenti, anche la più sprovveduta sul piano delle conoscenze tecniche, ha reso necessario codificare con apposite norme la costruzione degli a. stessi in modo da dare all'utente la massima garanzia di sicurezza d'uso.

Parallelamente il già visto intensificarsi degli scambi internazionali e il commercio mondiale degli a. ha imposto che tali norme vengano elaborate in un contesto internazionale per impedire che differenti normative nei vari paesi portino a quelli che vengono definiti ostacoli tecnici agli scambi.

Attualmente, a grandi linee, la panoramica della normativa per gli a. elettrodomestici si presenta nel seguente modo.

Norme di sicurezza. - vengono elaborate in sede internazionale dalla Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) alla quale partecipano 54 paesi di tutto il mondo. In sede europea esse vengono recepite ed eventualmente adattate alle esigenze europee dalla Commission internationale de reglementation en vue de l'approvation de l'equipement electrique (CEE/el) che è composta da 22 paesi dell'Europa occidentale e orientale e che ha soprattutto lo scopo di promuovere il riconoscimento reciproco delle certificazioni che vengono date per attestare la conformità di un a. alle norme di sicurezza. È attualmente in fase di applicazione iniziale un sistema di marchiatura europea valida nei paesi CEE/el a mezzo del marchio E. Nell'ambito poi più ristretto della Comunità europea per effetto del trattato di Roma devono essere tolti tutti gli ostacoli alla circolazione dei prodotti e si sta quindi arrivando per il tramite di un apposito organismo, denominato CENELEC, all'emanazione di norme armonizzate, valide in tutti i paesi della Comunità. A tutti questi lavori internazionali partecipa per l'Italia il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), che cura anche l'emanazione delle norme per il nostro paese. È evidente il grande interesse per l'industria italiana, prevalentemente esportatrice come visto sopra, che la normativa internazionale sia sempre più applicata, senza deviazioni nazionali, in tutti i paesi. In Italia le norme elaborate in sede internazionale vengono applicate senza deviazioni.

L'organismo che, in Italia, attesta la rispondenza degli a. alle norme di sicurezza è l'Istituto Italiano del Marchio di Qualità (IMQ). Esso rilascia il proprio marchio agli a. che superino le prove di conformità previste dalle norme e inoltre garantisce, mediante controlli periodici, che la produzione di serie sia conforme ai prototipi approvati. Pertanto gli a. sottoposti al regime del marchio, che non è obbligatorio, garantiscono completamente l'utente a riguardo della conformità alle norme di sicurezza. L'IMQ è internazionalmente riconosciuto e partecipa al complesso sistema dei riconoscimenti reciproci delle approvazioni date tra i vari paesi.

Norme di prestazione. - Vengono elaborate in sede internazionale dalla IEC e vengono poi adottate dai vari paesi; per l'Italia esse vengono edite come norme CEI. La caratteristica fondamentale di queste norme è che esse codificano i metodi di misurazioni standardizzati per la valutazione dell'attitudine all'uso degli apparecchi. Internazionalmente tali metodi vengono indicati come SMMP (Standard Methods Measuring Performance). Nelle norme non viene fissato alcun limite minimo da raggiungere. I metodi normalizzati per la valutazione delle prestazioni vengono utilizzati per fornire al consumatore informazioni sulle caratteristiche degli apparecchi.

Secondo la classificazione fatta anche dalla normativa gli a. e. vengono divisi nelle due categorie: apparecchi elettrotermici e apparecchi dinamici.

Tra i primi i più diffusi sono: ferri da stiro e macchine per stirare, cucine forni e a. di cottura, stufe e altri a. di riscaldamento locali, scaldacqua, asciugacapelli e caschi, termofori e termocoperte, macchine per caffè, asciugabiancheria ad armadio, tostapane, friggitrici, scaldapiatti, bistecchiere, ecc.

Negli apparecchi termici lo studio di speciali leghe resistenti, l'introduzione dei resistori corazzati, l'uso di isolanti più appropriati, assicurano una assoluta sicurezza e una lunga durata agli apparecchi.

Tra gli a. dinamici sono da citare innanzitutto i cosiddetti apparecchi bianchi, e cioè: lavabiancheria, lavastoviglie, frigoriferi e congelatori, poi le cosiddette macchine per cucina, e cioè: frullatori, mescolatori, grattugie, affettatrici, tritarifiuti, tritacarne, macinacaffè, spremiagrumi e centrifughe, apriscatole, coltelli elettrici, ecc., quindi gli a. per il trattamento dei pavimenti: aspirapolvere, lucidatrici, battitappeti. Esistono poi altri a. per gli usi più svariati quali a. per massaggi, rasoi, lucidascarpe, spazzole elettriche, orologi elettrici, pompe, tagliaerba, aspiratori e cappe aspiranti, ventilatori, asciugabiancheria a tamburo, lavavetri, ecc. L'eliminazione della rumorosità ottenuta mediante bronzine autolubrificanti, l'adozione di motori con rotore dinamicamente bilanciato e l'uso di materiali plastici che hanno permesso tra l'altro di conferire all'aspetto estetico degli a. un design molto avanzato, hanno conferito a questi a. doti pratiche che ne hanno facilitato la diffusione.

Scaldacqua. - L'uso del poliuretano espanso come rivestimento coibente, ha permesso di ottenere un alto grado di isolamento termico con uno spessore minimo riducendo quindi le dimensioni esterne dell'apparecchio; per ovviare all'inconveniente dovuti ai depositi calcarei, vengono ora prodotti scaldacqua con caldaia vetrificata che offre la massima resistenza alla corrosione.

Cucine e forni. - Molto diffuso è l'uso nei forni elettrici di un programmatore di cottura per cui è possibile predisporre su un quadrante a orologeria l'ora d'inizio della cottura, la sua durata e quindi l'ora di termine. Predisponendo opportunamente anche il termostato, si realizza quindi un ciclo di cottura completamente automatico che non richiede alcun intervento. Oltre ai forni tradizionali si stanno ora introducendo sul mercato due tipi di forni di concezione e funzionamento diversi e che apportano delle modifiche sostanziali ai tradizionali metodi di cottura. Essi sono i forni a microonde e i forni a ventilazione forzata. Nei primi la cottura dei cibi, che è rapidissima, dell'ordine di pochi minuti, avviene per effetto diatermico facendo attraversare i cibi stessi da un fascio di microonde di frequenza compresa tra 300 e 30.000 MHz, generate da un magnetron posto nel forno stesso. Nei forni a ventilazione forzata viene immessa nel forno una corrente di aria calda prodotta da un ventilatore e da un resistore e la cui temperatura è regolata da un termostato. In tal modo si ottiene una distribuzione uniforme di calore nell'interno del forno e un rinnovo costante dell'aria calda attorno ai cibi in cottura il che permette di ridurre di circa 1/3 i tempi e le temperature necessari per la cottura stessa. Si vanno poi sempre più diffondendo, indipendentemente dal sistema di riscaldamento, i forni autopulenti nei quali i pannelli che formano le pareti sono smaltati con materiali speciali che non permettono allo sporco e ai grassi di aderire.

Lavabiancheria. - Il tipo di lavabiancheria di gran lunga più diffuso è quello completamente automatico a tamburo orizzontale con apertura frontale (oblò) o superiore. Alcune macchine prevedono un ciclo finale di asciugatura ad aria calda che permette di estrarre la biancheria dalla macchina già praticamente asciutta. Esistono sul mercato anche macchine munite di programmatori elettronici o di dispositivi elettronici che permettono all'utente di variare con continuità la velocità di centrifugazione.

Lavastoviglie. - In queste macchine si realizza il lavaggio e generalmente l'asciugatura delle stoviglie quali: piatti, bicchieri, tazze, posate e anche pentole e attrezzi vari di cottura. Il lavaggio avviene per effetto dell'azione combinata dell'acqua che investe per mezzo di una pompa di circolazione e di bracci rotanti muniti di appositi ugelli calibrati) ogni punto delle stoviglie, del detersivo e del calore dovuto al riscaldamento dell'acqua. Anche in queste macchine un programmatore fa compiere loro automaticamente le diversi fasi previste dal ciclo prescelto. Nelle lavastoviglie si possono infatti compiere cicli diversi in relazione al tipo di stoviglie immesse e al loro grado di sporco. Le stoviglie vengono alloggiate in appositi cestelli di forma opportunamente studiata affiché i vari pezzi che le compongono si trovino nella condizione prevista di essere investiti dai getti d'acqua in ogni punto. Il detersivo e altri prodotti utilizzati quali, per es., brillantanti, agenti di risciacquo, ecc., vengono predisposti all'inizio del ciclo in apposite vaschette e prelevate automaticamente nella fase opportuna. Per evitare che i sali minerali presenti nelle acque dure lascino tracce sulle stoviglie lavate, molte macchine portano incorporato un addolcitore d'acqua. Le dimensioni delle macchine, in genere, sono tali da permetterne l'incasso nei moderni mobili da cucina.

Frigoriferi e congelatori. - Nella quasi totalità i frigoriferi, che possono essere di classe normale (N) o tropicale (T) a seconda delle condizioni climatiche in cui funzioneranno, sono del tipo a compressore ermetico sigillato che offre la massima affidabilità di durata per un tempo eccezionalmente lungo, la massima sicurezza per l'utente e un livello di rumorosità estremamente basso. Nella costruzione dell'armadio frigorifero è generalmente utilizzato il poliuretano espanso quale mezzo d'isolamento termico, il che permette di raggiungere un ottimo grado d'isolamento con pareti relativamente sottili ottenendo in tal modo un buon sfruttamento dello spazio occupato.

Molto diffusi sono i frigoriferi con scomparti speciali a bassa temperatura destinati alla conservazione di alimenti congelati, i quali costruttivamente possono presentarsi anche come frigoriferi a due porte. Gli scomparti a bassa temperatura sono contraddistinti esternamente da uno dei seguenti simboli S-111??? S-112??? S-113??? il che significa che la temperatura interna è mantenuta rispettivamente al di sotto di − 6 °C, − 12 °C o − 18 °C. A queste temperature corrispondono periodi di diversa lunghezza di tempo di conservazione degli alimenti congelati. Negli scomparti contrassegnati da 3 stelle, tale periodo di conservazione può essere dell'ordine di parecchi mesi.

Una notevole diffusione negli ultimi tempi stanno ottenendo i congelatori. Essi possono essere a. separati oppure essere inseriti come scomparto nei frigoriferi normali. Il simbolo internazionale che li distingue è S-114???. Essi, oltre a permettere la conservazione degli alimenti già congelati, sono in grado di ottenere entro intervalli di tempi ristretti la congelazione dei cibi freschi. Il loro potere di congelazione viene indicato in kg di alimenti freschi congelabili in 24 h.

Bibl.: Riviste: Il giornale degli apparecchi domestici, Tecnologie elettriche; Elettrodomestica.

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